INEOS Grenadiers ha scelto Prologo come fornitore esclusivo delle selle che verranno utilizzate dagli atleti del team per affrontare le prossime gare in tutte le discipline: dalla strada, alla pista, fino alle Coppa del Mondo di ciclo cross e cross country, supportando anche i due campioni del mondo in carica Pauline Ferrand-Prévot e Tom Pidcock.
La nuova collaborazione nasce dalla dedizione comune di Prologo e INEOS Grenadiers alla costante ricerca senza compromessi delle più alte performance, attraverso l’innovazione e il continuo miglioramento. Aspetti fondamentali per poter competere ai più alti livelli in tutti gli appuntamenti più importanti della stagione, ai quali si aggiungono quest’anno anche i Giochi Olimpici di Parigi, dove Pidcock e Ganna dovranno difendere gli ori olimpici conquistati a Tokyo 2020.
Questa nuova partnership consolida la presenza di Prologo sia nel ciclismo su strada, portando a 7 il numero di squadre World Tour supportate nel 2024, sia nelle competizioni MTB ai più alti livelli.
"Prologo è entusiasta di unire le forze con INEOS Grenadiers, una squadra che incarna i più alti standard di professionalità e successo nel ciclismo su strada e non solo. È un piacere poter tornare a collaborare con il team, dopo i grandi traguardi già raggiunti insieme negli anni 2010/2011 durante la collaborazione con il team SKY”, ha dichiarato Salvatore Truglio, Brand Manager di Prologo. "La passione per l’innovazione e le performance, che condividiamo con il team INEOS Grenadiers, si unisce alla determinazione e all’attenzione ai dettagli dei suoi campioni, creando una sinergia unica che porterà a grandi risultati e alla realizzazione di nuovi prodotti sempre più performanti nelle diverse discipline, per rispondere alle esigenze sia dei professionisti che di tutti i ciclisti”.
Carsten Jeppesen, head of technical partners and cycling relations del team, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di accogliere Prologo come nostro partner tecnico esclusivo per le selle. La loro esperienza nella progettazione e produzione di selle per team professionisti strada e cross country si allinea perfettamente con la nostra visione di successo e innovazione. Siamo certi che questa collaborazione porterà vantaggi tangibili alla nostra squadra e contribuirà al nostro impegno costante per eccellere nelle competizioni su strade e non solo”.
La partnership tra Prologo e INEOS Grenadiers è destinata a consolidarsi nel corso delle prossime tre stagioni, con entrambe le parti impegnate a spingere i confini della tecnologia e delle performance ad altissimi livelli, con l’obiettivo comune di migliorare costantemente i prodotti e contribuire al successo della squadra negli eventi internazionali ai più alti livelli.
]]>Vieni a scoprire in anteprima tutte le novità 2024 Prologo e Proxim per strada, gravel, MTB e gravity.
Per rispondere al meglio alle esigenze di tutti i rider, alla ricerca delle massime performance in gara o del massimo comfort durante le escursioni fuori strada, la linea Proxim presenta due categorie di prodotti, con caratteristiche distintive in base alla finalità di utilizzo:
La nuova Proxim W850 si colloca nella fascia alta della categoria Performance, con l’obiettivo di soddisfare i rider più attenti alle prestazioni e alla ricerca di bici sempre più leggere, senza però dover rinunciare a resistenza e durabilità dei componenti.
Sia che si ricerchi la massima efficenza nella pedalata fuori strada, sia che si voglia ridurre il peso della bici per migliorarne la maneggevolezza e aumentare la durata della batteria nel caso delle e- bike light, la nuova Proxim W850 è la sella ideale per raggiungere questi obiettivi.
Due le soluzioni adottate per ridurre il peso a soli 155gr, rendendo di fatto la W850 il modello più leggero di tutta la linea Proxim e una delle selle gravity/e-bike più leggere presenti sul mercato:
La Proxim W850 si ispira alla forma ergonomica V-shape della Prologo Dimension, una sella già ampiamente utilizzata e apprezzata in tutte le discipline pedalate, sia su strada che in fuori strada.
Le dimensioni compatte di 245x143 mm unite alla forma semi-tonda, agevolano una posizione in sella più aggressiva, per massimizzare l’efficenza della pedalata.
Il centro anatomico della sella, avanzato rispetto ai modelli tradizionali, offre una superficie d’appoggio più ampia per le ossa ischiatiche, aumentando la stabilità del rider anche sui terreni più sconnessi.
Leggerezza e performance non sono però le uniche caratteristiche distintive della Proxim W850, anche il comfort è un parametro fondamentale in tutte le discipline off-road. Per garantire anche la comodità della nuova sella, sono state adottate diverse soluzioni tecniche già utilizzate nei modelli di alta gamma Prologo e Proxim:
La nuova Proxim W850 è già disponibile online e presso i migliori rivenditori Prologo.
]]>Vincitore 7ª tappa
Davide Bais / Eolo-Kometa Cycling Team
Vincitore 8ª tappa
Ben Healy / EF Education - Easypost
Vincitore 10ª tappa
Magnus Cort Nielsen / EF Education - Easypost
Vincitore 11ª tappa
Pascal Ackermann / UAE Team Emirates
Vincitore 15ª tappa
Brandon McNulty / UAE Team Emirates
Vincitore 16ª tappa
Joao Almeida / UAE Team Emirates
Vincitore 19ª tappa
Santiago Buitrago / Bahrain Victorious
Vincitore 21ª tappa
Mark Cavendish / Astana Qazaqstan Team
Maglia Ciclamino
Jonathan Milan / Bahrain Victorious
Maglia Azzurra
Thibaut Pinaut / Groupama - FDJ
Maglia Bianca
Joao Almeida / UAE Team Emirates
Rispetto ai modelli tradizionali, le selle AGX presentano una base più flessibile realizzata con materiali di nuova generazione, e un’imbottitura extra di 2mm formata da schiume a bassa densità.
Queste caratteristiche assicurano un migliore assorbimento di urti e vibrazioni, senza però limitare o compromettere il trasferimento di potenza anche quando si pedala su sterrato.
Due le novità introdotte da Prologo per i modelli di punta Scratch M5 AGX e Dimension AGX: le selle equipaggiate con i rail Nack in carbonio, più leggere e orientate alle performance, e le nuove versioni Space, più imbottite e ancora più confortevoli.
Con l’affermazione del gravel anche nella concezione più racing, ufficializzata dai campionati nazionali e mondiali UCI del 2022, Prologo ha pensato a nuove versioni della Scratch M5 AGX e della Dimension AGX, dedicate ai professionisti e a tutti i ciclisti più esigenti orientati alle competizioni.
Le nuove selle presentano l’innovativo rail Nack (Nano Carbon Fiber) composto da fibra di carbonio, kevlar e filamenti di alluminio. Un rail già ampiamente adottato da Prologo per le selle top di gamma, utilizzate con successo dai professionisti ai più alti livelli, dai grandi tour su strada alla coppa del mondo di MTB cross country.
Queste versioni di Scratch M5 AGX e Dimension AGX con rail Nack, poggiano inoltre su una nuova base realizzata in Carbon Long Fiber (Long Fiber Carbon Injected Nylon), in grado di garantire un’ulteriore riduzione di peso e una maggiore rigidità, per incrementare ulteriormente il trasferimento di potenza durante la pedalata.
Con un peso rispettivamente di 172g per la Scratch M5 AGX e di 169g per la Dimension AGX, le versioni con rail in Nack sono le scelte ideali per chi ricerca componenti leggeri, senza però sacrificare la resistenza e la durabilità. Caratteristiche fondamentali per un utilizzo delle selle anche fuori strada.
Saranno proprio queste selle ad accompagnare nelle prossime competizioni gravel atleti del calibro di Nicolas Roche, Alex Howes, Emily Joy Newsom e Lachlan Morton, uno dei primi professionisti ad essere direttamente coinvolto nello sviluppo delle linea AGX di Prologo.
Le novità di Prologo non si limitano però solo al mondo delle competizioni all-road. La linea AGX si allarga ulteriormente, in tutti i sensi, con le nuove Scratch M5 AGX Space e Dimension AGX Space.
I due nuovi modelli Space, più larghi e imbottiti rispetto alle selle AGX tradizionali, sono ideali per:
La misurazione della distanza delle ossa ischiatiche e l’indice di massa corporea, sono solo alcuni dei parametri fondamentali utilizzati nel MyOwn fitting system, il sistema bio-meccanico di Prologo. La piattaforma consente di trovare la sella più adatta ad ogni tipo di ciclista, attraverso un accurato test che può essere effettuato gratuitamente presso i rivenditori selezionati.
Rispetto ai modelli AGX tradizionali, le due versioni Space presentano una larghezza più ampia di 7mm per la Scratch M5 AGX Space e di 10mm per la Dimension AGX Space.
Lo spessore dell’imbottitura superiore risulta inoltre maggiorato di 2mm su entrambi i modelli.
Per massimizzare il comfort, la nuova Scratch M5 AGX Space adotta il rail TiroX in acciaio a lega leggera, un materiale che presenta un ottimo equilibrio tra peso e resistenza. La Dimension AGX è disponibile invece in due versioni, con rail TiroX e T4.0, un rail in chromoly specifico per la linea Dimension, realizzato attraverso un processo avanzato che garantisce maggiore leggerezza e una resistenza tecnica inalterabile.
Le selle Prologo AGX con rail Nack e le nuove versioni Space, sono già disponibili online e presso i migliori rivenditori Prologo.
]]>Partendo dal progetto della Scratch M5, una sella multi-disciplinare già ampiamente utilizzata dai professionisti su strada e in fuori strada, Prologo ha accolto le richieste dei team MTB supportati, per sviluppare insieme una nuova sella ergonomica, sempre altamente performante, ma con caratteristiche specifiche per l’off-road.
La Scratch NDR nasce grazie ai preziosi feedback dei campioni di 8 team (Cannondale Factory Racing, Team BMC Racing, Lapierre Mavic Unity, Wilier-Pirelli Factory Team, DMT Racing Team, BH Coloma Team, BH - Wallonie MTB e Cannondale MTB Professional Team), che hanno collaborato con Prologo per perfezionare il nuovo modello di sella, testando in gara le soluzioni pensate appositamente per superare gli strappi più ripidi dei circuiti XC e le lunghe salite dei percorsi Marathon.
La Scratch NDR eredita dalla famiglia Scratch le dimensioni compatte (250mm x 140mm) e la tecnologia Multi Sector System: differenti zone mappate e separate che lavorano in modo autonomo adattandosi a tutte le fasi della pedalata e alle diverse posizioni del ciclista. Nel nuovo modello le zone sono 3, con caratteristiche e funzioni specifiche per le discipline XC e Marathon.
Le due sezioni laterali-posteriori, sono state progettate per garantire maggiore stabilità e comfort quando si pedala in posizione arretrata su lunghe salite. L’imbottitura in schiuma EVA, a densità variabile, è più spessa di 3mm nella parte posteriore per fornire il massimo supporto. La cover di queste sezioni è completamente liscia, per facilitare gli spostamenti in fuori sella.
L’innovativa sezione centrale-anteriore, è stata invece progettata appositamente per affrontare i passaggi in salita più ripidi e tecnici, grazie ad un’ampia superficie piatta che offre una comoda base d’appoggio anche quando è necessario pedalare in punta di sella. Il rivestimento presenta in questa sezione una Grip Cover con una texture orizzontale, per massimizzare l’aderenza e aiutare a mantenere la posizione avanzata in sella.
La forma anatomica della nuova Scratch NDR è stata ridisegnata per adattarsi alle discipline off-road, arretrando il “centro anatomico” di 5mm per enfatizzare la T-shape dei modelli Scratch. Questa soluzione permette di aumentare la libertà di movimento del biker, consentendo di variare facilmente la posizione in sella in base al tipo di percorso che si sta affrontando.
Lo spostamento del centro anatomico rende inoltre più confortevole e performante la pedalata nella posizione arretrata, tipica di quando si affrontano lunghe salite. Il peso del biker viene infatti scaricato verso la parte posteriore della sella, proprio sulle due sezioni con imbottitura maggiorata dove appoggiano le ossa ischiatiche.
Per offrire una superficie d’appoggio più ambita e piatta nella parte centrale-anteriore, la Scratch NDR non presenta il canale centrale di scarico. Una soluzione che rende la sella più comoda quando si pedala in punta, offrendo anche una maggiore protezione contro eventuale sporco e fango proveniente dalla ruota posteriore.
La base della nuova sella è realizzata in carbonio a fibra lunga, un materiale che garantisce il giusto compresso fra rigidità a assorbimento delle vibrazioni. Al centro della base, è presente il caratteristico Active Base System di Prologo: un foro, sotto all’imbottitura, che permette di scaricare ulteriormente la pressione e aumentare così il comfort durante la pedalata; unendo così i benefici di una sella con canale di scarico ai vantaggi di una sella chiusa.
Per i biker più orientati alle performance, che ricercano una sella rigida e il massimo della leggerezza, la Scratch NDR è disponibile nella versione con rail Nack (Nano Carbon Fiber) composto da fibra di carbonio, kevlar e filamenti di alluminio. Un rail già ampiamente adottato da Prologo per tutti i modelli top di gamma, che riduce il peso complessivo della sella a 166 gr.
Per chi invece cerca più comfort è disponibile la seconda versione, dal peso di 217gr, con rail TiroX in acciaio a lega leggera, un materiale con un ottimo equilibrio tra peso e resistenza, che conferisce alla sella minore rigidità e maggiore assorbimento delle vibrazioni.
La nuova sella nasce dal progetto della Prologo Scratch M5, un modello multi-disciplinare già affermato che ha conquistato in pochi anni le più importanti vittorie internazionali sia su strada che off-road.
Il design è stato però completamente rivoluzionato, introducendo per la prima volta sul mercato:
La massima attenzione è stata posta anche nella ricerca dei materiali. La scelta del carbonio poteva sembrare scontata, ma non si è rilavata all’altezza dell’obiettivo che ci eravamo posti: realizzare la sella più leggera al mondo.
Dopo diversi tentativi, abbiamo scelto uno dei materiali più leggeri disponibili sul mercato, perfetto per le nostre esigenze.
Il risultato finale? L’ago della bilancia si è fermato al peso record di 5 gr.
Abbandonata l’idea iniziale della stampa in 3D, ci siamo concentrati su un processo produttivo più innovativo, rapido e anche meno costoso.
Una soluzione alla portata di tutti, ma a cui nessuno aveva ancora pensato prima.
Dopo mesi di test e svariati prototipi, siamo orgogliosi di poter presentare finalmente la nuova Prologo Flying F15H: la sella più leggera e aerodinamica al mondo.
La prima in assoluto stampata completamente in 2D.
La nuova Prologo Flying F15H sarà disponibile, per il download, esclusivamente nella giornata di sabato 01 aprile 2023.
]]>I fratelli Atherton non hanno certo bisogno di presentazioni, dopo aver dominato la scena Downhill per oltre 15 anni, conquistando 8 Campionati del Mondo, 20 titoli nazionali, 7 Classifiche Generali e 49 vittorie in Coppa del Mondo.
Per affrontare le sfide della stagione 2023, il team Atherton ha scelto Proxim, la linea di selle specifica per il mondo gravity, sviluppata da Prologo in collaborazione con il Politecnico di Milano. Selle resistenti e altamente performanti, perfette per affrontare le competizioni Enduro e Downhill ai più alti livelli.
"Siamo davvero felici di lavorare con Prologo e di gareggiare con le loro selle Proxim", ha dichiarato il Team Manager Tom Lloyd, "Abbiamo un grande programma per questa stagione e siamo entusiasti che Prologo ne faccia parte. L'azienda è appassionata e vanta già numerosi titoli olimpici e mondiali, speriamo di poterne aggiungere altri!".
“Siamo orgogliosi di poter collaborare con il team Atherton, un punto di riferimento nel panorama Downhill, supportando i rider con Proxim nelle più importanti competizioni internazionali” ha detto Salvatore Truglio, CEO di Prologo “La stretta collaborazione con il team è una grande opportunità per una continua crescita a 360°; siamo certi che i feedback degli atleti saranno preziosi e ci consentiranno di raggiungere un obiettivo comune: realizzare prodotti sempre più performanti, all’altezza delle loro esigenze.”
Proxim W450 Performance, la nuova sella del team
Per affrontare le competizioni della stagione 2023, i rider del Continental Atherton Race Team hanno scelto all’unanimità il modello Proxim W450 Performance TiroX 145.
Un modello di sella ideale anche per le discese più estreme grazie a queste caratteristiche:
Rail Tirox in acciaio a lega leggera, un materiale con un ottimo equilibrio tra peso e resistenza, in grado di scongiurare rotture dei binari anche in caso di forti impatti.
Base monoscocca a spessore variabile, realizzata in nylon con iniezioni di carbonio, per resistere agli urti e assorbire al meglio le vibrazioni sui terreni più accidentati.
Forma semi tonda e dimensioni compatte, con una lunghezza di 250mm e una larghezza di 145mm per consentire una maggiore libertà di movimento e non ostacolare i movimenti del rider.
Grip Cover nella parte posteriore della sella, per aumentare il grip tra le gambe e la sella durante la guida in discesa, in qualsiasi condizione atmosferica.
MSS - Multi Sector System differenti zone mappate e separate sulla sella ciascuna composta da diverse schiume interattive e imbottiture a singola cella separata. Le “isole” lavorano in maniera autonoma adattandosi a tutte le posizioni che il ciclista può assumere durante la pedalata.
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La prima sella ergonomica di Prologo dedicata alle donne.
Con il tocco femminile di Marta Cavalli.
I nuovi KYLMA sono i guanti ideali per i professionisti e per i ciclisti più esigenti che non si lasciano fermare dal freddo e dalla pioggia nemmeno in inverno. Progettati insieme alle migliori squadre per pedalare anche nelle condizioni più difficili, senza mai perdere il controllo della bici, su strada e in fuori strada.
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Protezione da freddo e acqua, ma con la massima aderenza e comfort
Il nostro obiettivo è stato realizzare dei guanti invernali in grado di proteggere da vento e acqua, ma che fossero più sottili rispetto ai guanti tradizionali spessi e imbottiti, per garantire un’ottima vestibilità e maggiore sensibilità sul manubrio.
I nuovi KYLMA rispondono perfettamente a queste caratteristiche, con un utilizzo di differenti materiali in base alle diverse esigenze.
Il dorso del guanto, la parte più esposta all’aria fredda e all’acqua, è realizzato in “Thermal Textile”, un tessuto composto da 3 diversi strati ultrasottili sovrapposti, già utilizzato con ottimi risultati nello sci di fondo e nel biathlon.
il layer esterno antivento e water-resistant, crea un primo scudo isolante e protettivo contro l’aria fredda e l’acqua;
lo strato termico intermedio protegge dal freddo esterno e trattiene il calore interno, consentendo di fronteggiare anche temperature prossime allo zero;
l’ultimo strato interno a contatto con la mano, è foderato in pile per permettere alla pelle di traspirare e per assorbire il sudore, proteggendo così dall’umidità e dal bagnato.
l palmo del guanto, è stato invece pensato per garantire la massima sensibilità di guida anche nelle condizioni più difficili. Il tessuto in pelle sintetica antiscivolo, con l’aggiunta di inserti in gomma al centro del palmo, permette di avere la massima aderenza e una presa sempre salda sul manubrio e sui comandi anche quando sono bagnati.
I polsini elasticizzati hanno un’altezza media, ideale per sovrapporsi alle maniche della giacca e coprire bene i polsi, senza però risultare troppo ingombranti e limitare i movimenti.
Infine, per semplificare la calzata anche con uno dei due guanti già indossato, abbiamo aggiunto una comoda linguetta in tessuto resistente che permette una facile presa.
Abbiamo provato i nuovi KYLMA sul Lago di Garda in una fredda giornata invernale, in compagnia di Sonny Colbrelli. Il vincitore della Parigi-Roubaix e del campionato italiano e europeo nel 2021, è stato anche uno dei primi campioni ad aver contribuito negli anni allo sviluppo dei guanti Prologo.
Dopo un caffè al Cafè Giardino, il bar “Bike Friendly” di Barbarano di Salò, tappa fissa per tutti i ciclisti e professionisti che si allenano sul Lago, abbiamo pedalato insieme a Sonny sulla salita di San Michele da Gardone Riviera.
Queste le sue prime impressioni dopo aver provato i nuovi guanti: “Appena indossati i nuovi Kylma, ne ho apprezzato subito il comfort e l’aderenza con il palmo della mano. Nonostante la leggerezza dei materiali, riescono a garantire un’ottima protezione dal freddo anche nelle discese con temperature vicine a zero gradi”.
Sviluppati e testati dai professionisti
Anche i Kylma, come tutti i guanti Prologo, sono stati perfezionati grazie ai preziosi feedback degli atleti dei nostri team world tour come Matej Mohorič (Bahrain Victorious) e Biniam Girmay (Intermarché-Wanty-Gobert) e dei team off-road, che li utilizzano con successo in gara e in allenamento.
Acquista online i nuovi guanti invernali KYLMA, o cerca il rivenditore Prologo più vicino
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Eccellenza: questa è la parola d'ordine che ha fatto scattare la scintilla fra Prologo e Nextale, il nuovo costruttore di eBike made in Italy con base a Maranello, Modena.
La storia di Nextale comincia durante la pandemia di COVID-19, quando Antonio Verri, titolare di Vierrevi srl, un'azienda con 40 anni di esperienza nell'ambito delle lavorazioni meccaniche, decide che è giunto il momento per fare il grande passo: creare un prodotto proprio.
Vierrevi, che oggi opera nello studio e nella produzione di prototipi e piccole serie nei settori dell'aerospace, del medicale e della Formula 1 mette quindi a disposizione dello spin-off Nextale ingegneri, disegnatori, competenze, sede produttiva e capitali. Le premesse per la nascita di un marchio di biciclette di altissima qualità, progettate per regalare un'esperienza di guida ed una versatilità uniche, quindi, ci sono tutte.
La scelta di Nextale è stata da subito quella di focalizzarsi sul segmento crescente delle eBike e, in particolare, delle eMTB. Ed ecco quindi prendere forma l'idea di un telaio hardtail caratterizzato da un ampio impiego di componenti lavorate al CNC, grazie all'esperienza dell'officina Vierrevi. Il risultato è un telaio senza fronzoli e della grande personalità, proprio come i prodotti Prologo, ma soprattutto, un prodotto votato alla massima prestazione, indipendentemente dal fatto che l'utilizzatore sia un professionista o un amatore.
E' stata proprio questa unità di visione in termini di qualità e performance nell'ambito ciclistico che ha fatto avvicinare Prologo e Nextale in modo del tutto naturale. Un avvicinamento che ha portato alla scelta dei componenti di primo montaggio Prologo per entrambe le versioni della prima nata in casa Nextale, la eBike hardtail Spirit, in version Experience (base) e Special (top di gamma).
Uno dei componenti più in vista della bicicletta è la sella, e Nextale ha scelto per le sue Spirit i prodotti dedicati della linea eBike di Prologo, trovando la soluzione perfetta per il primo montaggio sia per la versione entry, sia per la versione di alta gamma, senza mai scendere a compromessi sulla qualità.
La scelta è ricaduta quindi sulla sella Prologo Proxim W650 Performance da 155mm, per il suo look più aggressivo e senza compromessi, e sulla sella Prologo Proxim W450 Sport sempre da 155mm, per il suo eccellente rapporto qualità prezzo.
Queste selle, sono il fiore all'occhiello di un prodotto di alta qualità che ha raccolto immediatamente non solo i favori dei clienti, ma anche un successo all'esordio al campionato italiano di cross country elettrico con l'atleta Carmine del Riccio.
Nextale non è solo un marchio di eBike, ma è anche un nuovo modo di vivere l'esperienza di acquisto di prodotti premium legati al ciclismo.
Questa visione vuole che il ciclista che cerca la massima performance abbia la possibilità di provare i prodotti, per rendersi conto in prima persona della qualità di quello che sta acquistando.
Per questo motivo, Nextale ha deciso di investire da subito in un "punto di esperienza", un negozio fisico situato a Maranello, nel cuore della Motor Valley, dove ogni appassionato ha la possibilità provare gratuitamente o a noleggio le eBike Nextale e tutti i prodotti di primo montaggio dei brand partner come Prologo.
Nei punti di esperienza Nextale sono inoltre esposti e acquistabili altri prodotti dei brand partner selezionati per soddisfare le esigenze di tutti i ciclisti, anche coloro che interessati a prodotti diversi da quelli presentati di primo montaggio sulle biciclette Nextale.
Nextale ha avviato anche il proprio e-commerce Nextale Shop dove i prodotti Prologo sono presentati con descrizioni complete e disponibili per la spedizione immediata in tutta Italia ed Europa, direttamente dallo stock Nextale.
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Scopri la storia e i segreti di Avancini, leggenda della Mountain Bike e bandiera del Cannondale Factory Racing team in tre interviste esclusive.
]]>L’inizio della sua carriera
Avancini nasce in Brasile e subito scopre la bicicletta grazie all’officina del padre, punto di riferimento per la comunità del ciclismo locale. Questo permise al giovane Henrique di scoprire fin da subito il mondo del ciclismo e ciò che ci sta dietro.
La passione piano piano crebbe e quindi il ciclismo da un gioco diventò prima un sogno, poi un obiettivo e infine un lavoro. Grazie agli ottimi risultati avuti nei campionati locali Henrique decise di andare a correre in Europa per farsi vedere dei team maggiori e provare così a chiudere un contratto da professionista.
Il problema però erano sicuramente i soldi per viaggiare in Europa ed avere l’attrezzatura del livello dei professionisti. Nonostante tutti gli ostacoli davanti a lui deciso lo stesso di partire e di mettere il cuore la passione lì dove non arrivava il portafoglio.
La sua prima notte in Europa fu all’aeroporto di Cipro, dove dormi per evitare di pagare l’alloggio appena atterrato all’indomani della sua prima gara. Molto spesso inoltre acquisiva componenti e altri pezzi prendendo gli scarti delle squadre professionistiche, ma che per lui erano ancora buoni ed utilizzabili
Grazie a questa grinta e a questa passione i talent scout si accorsero subito del giovane Henrique, il quale riuscì a stringere i suoi primi contratti da professionista e sviluppare la sua fase iniziale della carriera fino ad atterrare poi al Cannondale Factory Racing.
Il Cannondale Factory Racing
Il Cannondale Factory Racing è stata la casa di Avancini per molti anni, dividendo le piste da XC con Marotte, Marco Fontana, Alan Haterly, Simon Andreassen, ma soprattutto Manuel Fiumic, ad oggi team manager del CFR, che ha condiviso con lui moltissime avventure.
Manuel, che ha dato addio alla sua carriera l’anno scorso, ha partecipato per molte edizioni insieme d Avancini alla Cape Epic, diventando il duo più iconico di questa gara a tappe in Sudafrica. Insieme hanno raggiunto moltissimi obiettivi e dato vita a spettacoli ed emozioni che ci hanno tenuto incollati al televisore.
Henrique nonostante tutte le difficoltà legate all’essere brasiliano e alla distanza con l’Europa, centro nevralgico della mountain-bike di alto livello, non ha mai mollato e la sua grinta e la sua passione hanno ispirato moltissimi brasiliani e moltissimi corridori in tutto il mondo a seguire le sue orme o in generale a non abbandonare mai i propri sogni.
Ci ricordiamo tutti la folla che nella prima tappa di coppia del mondo 2022 a Petropolis ha salutato il suo campione di casa in un abbraccio molto caloroso
Henrique ha sempre trasmesso valori di concretezza di passione di impegno e di costanza rendendolo un vero e proprio campione fuori e dentro la pista.
È sempre stato molto attivo nella beneficenza e ha sempre voluto dare indietro alla propria comunità ciò che è stato abbastanza tenace da guadagnare.
Ad esempio, durante la tappa di Petropolis lui e tutto il Cannondale Factory Racing hanno indossato dei guanti Rossi Prologo in sostegno del progetto Pump for Peace - una squadra il cui scopo è quello di far correre atleti che derivano da situazioni sociali più svantaggiate, dandogli quindi una possibilità economica che altrimenti non riuscì sarebbero mai riusciti a raggiungere.
La bici
La bici utilizzata da Enrique è sempre stata la sua fedele Cannondale Scalpel Lefty, riconosciuta e famosa in tutto il mondo per la forcella monoblocco che nel corso degli anni lo ha sempre accompagnato nonostante le sue evoluzioni.
La sella è stata la Scratch X8, modello lungo e stretto, circa 134 mm per 270 di lunghezza che ha accompagnato Henrique per molti anni.
Ultimamente però i più attenti avranno notato un nuovo modello sulla sua bici. Infatti nella parte finale della sua carriera Avancini ha sviluppato un nuovo prodotto, la Scratch NDR, che vedremo sul mercato nel 2023. Un perfetto mix fra una sella lunga e una corta, pensata esclusivamente per il cross country. Le manopole invece sono le leggerissime Prologo Feather.
Sicuramente Avancini ha scritto una pagina importante della storia della MTB e dello sport in generale, lasciando un’impronta dietro di sé fatta di passione, tenacia e correttezza. Ci ha ispirato sia a livello personale che professionale e per questo non possiamo fare altro che ringraziarlo, augurandogli il massimo della fortuna per il suo prossimo capitolo.
]]>Martina Fidanza - Campionato del mondo su pista
Martina Fidanza è una ciclista professionista su pista italiana di 24 anni. È la campionessa mondiale in carica dell'omnium, una gara multipla composta da sei diverse discipline. Cresciuta in una piccola città vicino a Bergamo, Fidanza ha iniziato a correre in bicicletta all'età di undici anni. Ha iniziato subito a farsi un nome, vincendo diversi campionati nazionali nella sua fascia d'età. Nel 2016, Fidanza ha debuttato ai Campionati mondiali su pista di Londra, dove ha vinto la medaglia di bronzo nell'omnium. L'anno successivo ha vinto la medaglia d'argento nello stesso evento. Infine, nel 2018, è diventata campionessa del mondo, vincendo l'oro sia nell'omnium che nell'inseguimento individuale.
Cos'è il ciclismo su pista
Il ciclismo su pista è uno sport che prevede la corsa di biciclette in un velodromo, o in una pista appositamente progettata. Le biciclette utilizzate nel ciclismo su pista sono progettate specificamente per le gare e non sono le stesse che si usano per la strada o la mountain bike.
La differenza principale tra il ciclismo su pista e le altre forme di competizione ciclistica è che i ciclisti su pista gareggiano su un circuito chiuso, senza l'aiuto di altri corridori. Questo lo rende uno sport molto tattico e strategico, in quanto i corridori devono pianificare attentamente le loro mosse per vincere.
Il ciclismo su pista prevede molti eventi diversi, dagli sprint alle gare di resistenza più lunghe. Le discipline più comuni sono lo sprint, lo sprint a squadre, il keirin, l'omnium e il Madison.
Martina Fidanza è una ciclista su pista italiana specializzata nelle gare di sprint. È l'attuale campionessa mondiale dei 500 metri a cronometro e ha vinto anche la medaglia d'argento nello sprint a squadre e nel keirin ai campionati del mondo.
Un'altra vittoria per Martina
Martina ha vinto la medaglia d'oro nella Corsa a punti femminile ai Campionati del mondo su pista UCI di Apeldoorn, nei Paesi Bassi. Si tratta della sua seconda medaglia d'oro a questi campionati, avendo vinto anche la gara scratch mercoledì.
Fidanza ha preso il controllo della gara fin dalle prime battute, vincendo il primo sprint e poi facendo un giro con altri sette corridori. Ha proseguito con un'altra vittoria nel secondo sprint, che l'ha portata in testa alla classifica a punti. Da lì, è stata in grado di tenere a bada la sfida di Sarah Hammer degli Stati Uniti per conquistare la medaglia d'oro.
Si tratta di un'altra impressionante vittoria per Fidanza, che da molti anni è una delle migliori cicliste su pista del mondo. Con due medaglie d'oro a questi campionati, è sicuramente una delle favorite per un successo ancora maggiore in futuro.
Cosa significa essere per lei una ciclista donna.
Il futuro del ciclismo femminile è luminoso: il numero di donne che praticano il ciclismo aumenta ogni anno. Il numero di donne che praticano il ciclismo è aumentato di oltre il 50%.
Tuttavia, nonostante questa crescita, permane un significativo divario di genere tra uomini e donne in termini di livelli di partecipazione. Questo divario è stato attribuito a una serie di fattori, tra cui una cultura maschile all'interno del ciclismo che può scoraggiare le ragazze dall'intraprendere questo sport; la mancanza di modelli di ruolo per le giovani ragazze che vogliono intraprendere il ciclismo come attività; la mancanza di conoscenza tra i genitori di sport come il ciclismo che non comportano il gioco con le biciclette; l'inadeguatezza dei servizi per i bambini che iniziano a frequentare la scuola o l'asilo; e strutture mal progettate per i bambini che vogliono andare in bicicletta per scopi ricreativi.
Il messaggio, tuttavia, è di speranza. Siamo pronti a dare finalmente alle atlete lo spazio e la fama che meritano. L'introduzione della gara femminile Paris Rubaix, di classiche come la Strade Bianche Women Elite e di altre competizioni lo sta dimostrando.
Non vediamo l'ora che il ciclismo, sia amatoriale che professionistico, sia finalmente libero da tutte le barriere e i soffitti di cristallo, permettendo a tutti di godere appieno della gioia che il ciclismo ci regala.
Martina ha rivelato alle nostre telecamere come ormai senta sempre meno la differenza tra uomini e donne nel ciclismo, affermando che mentre su strada (una disciplina più antica con più sponsor e dinamiche coinvolte) su pista si sente ormai parte di una grande comunità.
Siamo felici di questa ulteriore vittoria di Martina, che contribuirà a ispirare i e le giovani a dedicarsi al ciclismo.
Grazie Martina!
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Siamo poi passati all'EWS, dove Prologo è stata per il primo anno lo sponsor globale dell'intero circuito elettrico e muscolare, vedendo Lapierre Overvolt e GT Factory ottenere risultati eccellenti
La stagione si è conclusa con Il Lombardia e il Campionato del Mondo Gravel. Scopri le storie e i dietro le quinte.
]]>Siamo poi passati all'EWS, dove Prologo è stata per il primo anno lo sponsor globale dell'intero circuito elettrico e muscolare, vedendo Lapierre Overvolt e GT Factory ottenere risultati eccellenti
La stagione si è conclusa con Il Lombardia e il Campionato del Mondo Gravel.
Il Lombardia 2022
La regione Lombardia ospita alcuni dei paesaggi più belli del Paese. Dalle Alpi innevate ai laghi, ce n'è per tutti i gusti. E quale modo migliore di vivere tutto questo se non in bicicletta?
Il Lombardia è una delle gare ciclistiche più importanti al mondo. È una gara di un giorno che si svolge in Italia ed è considerata una delle cinque gare "monumento". Si è svolta per la prima volta nel 1905 e da allora si tiene ogni anno tipicamente in ottobre, alla fine della stagione ciclistica europea.
La partenza e l'arrivo della corsa sono generalmente nella città di Bergamo anche se quest'annp ci è stata solo il punto di partenza per arrivare poi a Como. La corsa copre in genere circa 250 chilometri (155 miglia). Di solito ci sono tra i 10 e i 20 chilometri di salita, a seconda del percorso specifico di ogni anno.
Negli ultimi anni, il vincitore de Il lombardo è stato spesso deciso da un gruppo di corridori in fuga piuttosto che da un arrivo in volata. Ciò è dovuto al fatto che il percorso comprende spesso salite molto difficili che rendono difficile per i velocisti rimanere con il gruppo di testa. Tra i vincitori più famosi de Il Lombardia figurano Eddy Merckx, Fausto Coppi, Marco Pantani e Vincenzo Nibali.
La gara è stata vinta dal fenomeno sloveno Tadej Pogacar, che siamo ormai abituati a vedere accumulare titoli nonostante la sua giovanissima età.
Aiutato dalla corazzata UAE Team emirates, Pogacar ha dimostrato ancora una volta la sua versatilità, facendo la differenza sulle salite ma avendo allo stesso tempo potenza per gli sprint.
Dopo il Giro dell'Emilia e la Tre Valli Varesine, Pogacar chiude in bellezza la sua campagna e la sua stagione italiana. Dovremmo aggiungere altri simboli della sua vittoria alla sua sella speciale e superleggera?
Durante una visita al nostro quartier generale, Pogacar ha riflettuto sulla sua carriera e sui suoi obiettivi futuri. Potete trovare la sua riflessione qui
Tuttavia, gli occhi non erano puntati solo sul due volte vincitore del Tour de France. Una leggenda del ciclismo mondiale si è ritirata, lasciando un vuoto difficile da colmare: Lo squalo Vincenzo Nibali.
Nel 2013, Vincenzo Nibali è diventato il primo vincitore italiano della corsa in 15 anni, tagliando il traguardo in solitaria dopo aver attaccato sulla salita finale. Ha ripetuto l'impresa nel 2015, vincendo uno sprint a due contro Esteban Chaves. Nibali è due volte campione del Giro d'Italia e ha vinto anche la Vuelta a España.
L'ultima vittoria di Nibali al Lombardia risale al 2017, quando ha superato gli avversari con un attacco in extremis per conquistare la vittoria. Ora ha tre vittorie in questa corsa, che lo mettono a pari merito con Fausto Coppi e Giovanni Brunero per il secondo posto nella classifica di tutti i tempi, dietro solo ai quattro successi di Alessandro Petacchi.
Ci mancherà vedere Vincenzo in griglia di partenza.
Campionato del mondo di Gravel.
Sabato avevamo tutti due televisioni accese, una sul Lombardia e una su un altro evento che si svolgeva in Italia: Il Campionato del Mondo Gravel.
Il Campionato del Mondo Gravel è un evento annuale che si svolge in varie località del mondo. Si tratta di una gara di un giorno che copre una distanza di circa 100 miglia (160 km). La gara è aperta a ciclisti amatoriali e professionisti.
Il Campionato del Mondo Gravel è una gara senza precedenti. Il percorso, che si svolge nella regione del Veneto, è estenuante e spietato. Ma questo non ha impedito a Pauline Ferrand Prevot di portarsi a casa il titolo. In questo post del blog, daremo un'occhiata a come Ferrand Prevot è diventata la prima donna a vincere il Campionato del Mondo Gravel e a cosa serve per competere in una gara così impegnativa.
Non siamo certo sorpresi di vedere Pauline in maglia iridata. Nella sua carriera ne ha collezionate parecchie, arrivando a indossare contemporaneamente la maglia di campionessa su strada, di MTB e di ciclocross. Un risultato incredibile che solo pochi altri sono riusciti a replicare. Per esempio MVDP.
Nel 2022, Pauline ha deciso di rinunciare ad alcune tappe di Coppa del Mondo per allenarsi in vista dei Mondiali, una decisione rischiosa ma che ha sicuramente dato i suoi frutti.
Se si considera che 24 ore dopo aver conquistato la maglia iridata la francese ha vinto alla Roc D'Azur, si capisce come il suo talento non abbia fine.
Per celebrare la sua scorsa vittoria nel campionato del mondo XCO, Prologo e BMC hanno progettato un telaio e una sella appositamente colorati per la "Pantera" insieme all'artista italiano NO CURVES.
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Le selle dei campioni.
Volete scoprire quali modelli usano i campioni? Sia Nibali che Pogacar utilizzano la Scratch M5. Nibali con lo scarico, Pogacar chiuso e con una grafica a lui dedicata.
Grazie al nuovo design, alle dimensioni e alla forma ergonomica “T SHAPE”, la Scratch M5 è idonea all’uso unisex e in diverse discipline. Le dimensioni sono 250 x 140mm ed i pesi variano a seconda della configurazione modello: la versione in carbonio Nack pesa solo 155gr, mentre quella Tirox (acciaio a lega leggera) 189gr.
Il nuovo sistema di seduta MSS- Multi Sector System, progettato in collaborazione con il Politecnico di Milano, contribuisce a migliorare comfort e prestazioni. Le schiume attive e separate tra loro creano 5 zone che lavorano in modo intelligente e individuale favorendo il normale movimento di pedalata sia in fase di spinta che di trazione. La forma rotonda della sella permette al bacino una rotazione naturale, creando stabilità e sostegno per le aree lombari; favorisce inoltre la distribuzione delle pressioni su una superficie maggiore.
Disponibile sia col canale di scarico che senza, oltre che nella versione space: più larga (147 mm ) e imbottita.
Pauline, invece, utilizza la Dimension NDR. La sua forma ergonomica, oltre che il peso ridotto, rende questa sella molto versatile e adatta a tutte le discipline,
L’imbottitura maggiorata di 3 mm garantisce un maggior assorbimento di vibrazioni, mentre la zona di seduta arrotondata sostiene il ciclista nella rotazione naturale del bacino; il naso più corto (35 mm in meno rispetto alle tradizionali selle) elimina intorpidimenti e picchi di pressione in fase di massima;
La Dimension NDR grazie al canale di scarico PAS più ampio, riduce la compressione di tessuti molli , tendini e vasi sanguigni garantendo un regolare flusso sanguigno. L’aggiunta di una protezione laterale (Side Protector) evita sgradevoli graffi o danni dovuti a cadute: piccoli dettagli che fanno la differenza.
Grazie a tutti coloro che nel 2022 hanno corso con Prologo, ci vediamo a breve!
]]>Abbigliamento da ciclismo
Se state cercando un abbigliamento da ciclismo pratico ed elegante, siete nel posto giusto. Offriamo un'ampia gamma di capi di abbigliamento per uomo e donna, tutti progettati pensando al ciclista. Sia che stiate cercando qualcosa da indossare per la vostra prossima uscita su strada o che abbiate bisogno di una nuova attrezzatura da mountain bike, siamo a vostra disposizione.
Crediamo che il comfort sia fondamentale quando si tratta di ciclismo, per questo tutti i nostri capi di abbigliamento sono realizzati con materiali di alta qualità che vi faranno sentire a vostro agio anche quando percorrerete molti chilometri. Sappiamo anche che lo stile è importante per molti ciclisti, ed è per questo che offriamo una varietà di modelli e colori tra cui scegliere.
Non importa quale sia il vostro stile personale o le vostre esigenze ciclistiche, siamo certi che qui da Cycling Lifestyle Clothing riuscirete a trovare il capo di abbigliamento da ciclismo perfetto. Date un'occhiata in giro e iniziate a pianificare la vostra prossima corsa!
Quali tessuti scegliere?
Ci sono alcune cose da considerare quando si scelgono i tessuti per l'abbigliamento da ciclismo. In primo luogo, bisogna pensare alla traspirabilità e alle proprietà di assorbimento dell'umidità. L'ultima cosa che volete è essere bloccati in abiti sudati dopo una corsa!
In secondo luogo, è necessario considerare la durata. Il ciclismo può essere un'attività impegnativa per l'abbigliamento, quindi è necessario disporre di tessuti in grado di resistere all'usura.
Infine, bisogna pensare al comfort. Alcuni tessuti possono essere più confortevoli di altri, quindi vale la pena di provare alcune opzioni diverse prima di scegliere.
Tutti i capi Prologo sono realizzati in cotone organico, per garantire il massimo del comfort e della traspirabilità, perché il benessere e le prestazioni si riducono ai dettagli, e noi lo sappiamo bene.
T-shirt e felpe
Esistono molti tipi diversi di abbigliamento per il ciclismo. Si possono trovare magliette e felpe che rappresentano la propria squadra o il proprio marchio preferito, oppure che sono semplicemente eleganti e comode da indossare. Qualunque sia la vostra preferenza, ci sarà sicuramente qualcosa che si adatta alle vostre esigenze.
Le magliette sono un'ottima opzione per chi vuole mostrare il proprio sostegno al suo marchio preferito. Sono inoltre comode e facili da indossare, ideali per le giornate casual trascorse in bicicletta. Sono disponibili diversi stili di magliette, in modo da poterne scegliere una che si adatti al proprio stile personale.
Le felpe sono un'altra opzione popolare per l'abbigliamento da ciclismo. Sono perfette per tenervi al caldo nelle giornate fresche e possono essere indossate sotto giacche o giubbotti per un maggiore calore. Come per le magliette, sono disponibili diversi stili, in modo da poterne trovare uno adatto ai propri gusti.
Date un'occhiata più approfondita alla nostra collezione:
Felpa Big Logo
Dopo le vostre corse in bicicletta su strade e montagne, la nostra felpa n cotone regular fit con stampa del marchio trova posto nel vostro armadio da ciclista.
Il logo è un'eco del vostro entusiasmo, una prefazione di ciò che avete raggiunto e vi sforzate di diventare.
La stampa digitale è accuratamente posizionata a 9 cm dal collo e si estende su tutto il petto, garantendo la massima visibilità e rendendovi parte del team PRO, distinguendovi nel gruppo. Elastico e confortevole Traspirante, vestibilità regolare e dettagli minimalisti
Felpa Proxim
Nata in montagna e guidata dalla gravità, questa felpa regular fit in cotone bianco simboleggia l'essenza stessa della mountain bike.
La scritta Proxim stampata in digitale è accuratamente posizionata 9 cm sotto il collo e si estende sul petto, garantendo la massima visibilità e rendendovi parte del gruppo.
Il sentiero polveroso e frondoso di montagna è una fuga perfetta per chi ha uno spirito accattivante. Un rifugio che si estende a questa T-shirt bianca per un comodo abbigliamento post-gara.
Maglietta
Le nostre T-shirt sono realizzate in cotone biologico, pronte ad accompagnarvi nella vostra corsa al porto. Unisex, elasticizzate e con dettagli minimalisti. Disponibili in diversi colori: bianco, nero e blu con loghi in tutti i colori: Arancione, Magenta e multicolore.
Un'opzione per ogni esigenza per essere il più elegante del gruppo anche durante il giorno di riposo!
]]>Se qualcuno mi chiede Il mio lavoro e quello che faccio rispondo: sono un Keto lifestyle Coach e pedalo 500 km a settimana. In breve non dico alle persone cosa e come mangiare, ma tutto questo si può trovare online. Le assisto nella transizione, aiutandole a perfezionare le loro scelte alimentari e a comprendere il cambiamento e la sensazione del loro dispendio energetico. Le persone vogliono una soluzione rapida, io le tranquillizzo e le aiuto a permettere che il processo avvenga.
Questo avviene due volte alla settimana, quando mi siedo dietro il mio iPad e rispondo ai miei clienti.
Le altre 4 - 5 volte a settimana, invece, soddisfo la mia richiesta settimanale di percorrere un minimo di 500 km a settimana. Raggiungo questo obiettivo quasi sempre, ma a volte è meno e a volte è di più.
Non ho un sistema di supporto, un team di medici, terapisti per i messaggi. Qualcuno che pulisca il mio kit. Sono un solitario, sono da solo. Lavo tutto il mio kit a mano, mi prendo molta cura dei caschi e degli occhiali dopo tutte le mie uscite. Preparo tutti i miei pasti.
Non ho nessuno vicino che mi dica che ho fatto bene o che mi incoraggi moralmente, mi sento motivato quando sento qualcuno che mi contatta tramite i social media dicendo che ha cambiato le sue abitudini alimentari, che è più felice e più sano. Questo mi ispira. Nessuno sa quando esco per percorrere sempre lo stesso vecchio percorso. Tutto ciò che faccio è autosufficiente, il mio sostegno e la mia motivazione vengono da dentro, pedalo con uno scopo.
Ho già detto che pedalo in cerchio. Lo faccio per diversi motivi.
1.) Il tempo: preferisco pedalare nelle condizioni più facili possibili. A Città del Capo soffiano forti venti, quindi in genere pedalo dove il vento e, naturalmente, il traffico sono minori.
Ho diversi anelli e tratti di strada che percorro. Ho un anello di 4 km, uno di 8 km e uno di 9 km. A volte percorro questi anelli fino a raggiungere i 200 km o addirittura i 220 km. Ho un tratto di strada di 7 km e uno di 5 km. Si tratta essenzialmente di salite graduali. Per la cronaca, ogni tanto faccio il giro della penisola e vado anche da solo. Se un compagno o una compagna dovessero venire in bici con me, si mettono dietro in scia.
2.) Città del Capo è piccola. Mi piace essere notato. Molti detrattori pensano che le mie distanze siano false e più sono visibile meglio è per la mia credibilità.
3.) Coerenza, se faccio sempre gli stessi percorsi, alla stessa ora, con le stesse condizioni stradali e, si spera, con lo stesso vento. Questo si presta a una migliore scienza.
In questo modo so se sto migliorando o se sono affaticato e se l'elettrolita che sto testando o qualche forma di nutrizione funziona o meno. Finora non ho pedalato abbastanza a lungo per fare rifornimento.
4.) Motivazione, questa è la prova definitiva dell'energia, ovvero la motivazione mentale. Se riesco a percorrere ininterrottamente lo stesso percorso con una notevole quantità di energia, credo che sia la prova definitiva della mia energia.
5.) Conoscendo il percorso, non devo preoccuparmi di ostacoli, deviazioni o altri possibili problemi imprevisti. Posso semplicemente concentrarmi sul compito da svolgere.
Quindi, cosa mi passa per la testa, quali sono gli strumenti a cui devo prestare attenzione per imbarcarmi e dimostrare l'efficacia delle mie scelte di macronutrienti e della mia produzione di energia.
Innanzitutto, devo chiarire che il mio obiettivo non è quello di essere veloce, ma di dimostrare che il mio corpo è in grado di far fronte alla richiesta di produrre energia, di dimostrare che sto producendo energia in modo costante e di raccogliere i dati di una potenza costante e, in definitiva, di un dispendio energetico. Questo, unito a come mi sento e al livello di escursione percepito, mi fa capire che sono sulla strada giusta.
Senza dubbio, i miei punti di contatto sono i più importanti per assicurarmi di essere il più possibile a mio agio.
Se sono a mio agio e senza dolori fisici che possono portare a lesioni, posso concentrare tutte le mie energie sul compito da svolgere.
Questo equipaggiamento è costituito da nastro bar, guanti, ovviamente sella, scarpe e pedali.
La sella è senza dubbio la chiave di tutto. È anche un elemento molto personale. Diversi produttori offrono guide alla scelta della sella, a partire dal tipo di ciclista, alla flessibilità, alla larghezza della tuberosità ischiatica o delle ossa del sedere, ecc.
Nella mia storia di oltre 30 anni di ciclismo ho usato una miriade di selle, da quelle strette a quelle larghe, da quelle piatte a quelle curve, a quelle tagliate e così via. Sì, mi sono trovato bene con la maggior parte di esse e con alcune meglio di altre. Tuttavia, quando si parla di una sella che è il top del top, il re del castello quando si parla di comfort, è la SCRATCH M5. Non fraintendetemi, la Prologo produce altre selle che ho provato e che non sono adatte a me. Ma quando si tratta di una sella che le domina tutte, è la SCRATCH M5.
Mi soffermerò su alcuni punti per cui la SCRATCH M5 è così incredibile per me.
Uso ogni parte della sella. Ho 3 posizioni principali sulla bicicletta.
1.) Sulla parte frontale del manubrio
2.) Sulle prolunghe.
3.) Sulla parte superiore del manubrio.
La parte frontale è quella con cui tendo a pedalare di più. Ora sono seduto praticamente al centro della sella. Ho una posizione piuttosto aggressiva (credo sia dovuta alla mia flessibilità, visto che prima di iniziare a pedalare ero un ballerino di danza classica) per un ciclista di resistenza, ma è quella che funziona per me. In questa posizione posso impegnare naturalmente i tendini del ginocchio e i quadricipiti.
Nelle discese tendo a tirarmi verso l'estremità anteriore della sella, come si suol dire "sul rivetto". Mi piace usare questa posizione perché in questa posizione uso soprattutto i quadricipiti. In questa posizione sono il più aerodinamico e sfrutto tutta la posizione per sfruttare fino all'ultimo km.
Quando impeugno la parte superiore, mi spingo sul posteriore della sella dove sto impegnando i glutei. Lo faccio spesso quando sono in salita o su una strada che richiede molta potenza.
Se si considerano tutte e tre le posizioni menzionate sopra, si capisce quanto sia importante avere una sella che funzioni per noi. La SCRATCH M5 è in grado di offrirmi la migliore piattaforma grazie alla sua forma e al suo design nelle varie aree che ho menzionato in precedenza.
Cosa succede nella mia mente
Riuscite a immaginare di percorrere sempre le stesse strade e di farlo quasi ogni giorno?
Vedete, andare in bicicletta è una cosa che mi piace fare, e non fraintendetemi, vorrei avere le finanze per fare lunghe avventure su una strada per 1000 o 2000 km, vedere posti diversi e così via, contee diverse e così via.
Ma questo non è il mio lavoro, il mio lavoro è diffondere un messaggio per dire che c'è un altro modo, un altro modo di alimentare le vostre corse, un altro modo di mangiare. Guardate cosa posso fare e prendete in considerazione la mia strada.
Quando vedete un giovane bruco diventare una bellissima farfalla quando si è sempre vista come una falena, non vi colpisce? Non vi influenzerebbe?
Quante persone hanno problemi con il cibo. Oltre il 50% degli Stati Uniti è obeso. Non posso starmene seduto senza fare nulla, e stare zitto, quando conosco la verità e ho la soluzione. Quindi sono motivato. Sono motivata a mostrare al mondo cosa è possibile fare per mettere a tacere i miei detrattori e per avere uno scopo nella vita. Per avere un significato, per difendere ciò che so.
Gino Bartali non aveva pianificato di salvare gli ebrei dall'uccisione da parte dei nazisti durante la seconda guerra mondiale. Ha fatto ciò che era giusto ed è stato costretto a farlo. Conosceva la verità. Per molti versi, per me ci sono delle somiglianze.
Quindi continuo a ricordare a me stesso perché sono qui, il mio scopo.
Un'altra attrezzatura che mi è preziosa è il cardiofrequenzimetro per le calorie e il misuratore di potenza per i chilojoule e, naturalmente, l'unità principale che mi mostra i dati in tempo reale.
Tenete presente che non sto pedalando in modo soft durante le mie uscite, il mio obiettivo è cercare di raggiungere almeno un IF tra 0,75 e 0,80 per tutta la durata della mia corsa. Che generalmente è di oltre 5 ore.
Per verificare che non ci siano cali di potenza e che la pressione sui pedali sia sostenuta.
Sì, negli ultimi 10 anni ho toccato il muro una o due volte, ma non a causa dell'alimentazione, bensì per la stanchezza, quando il corpo si autosabota dalla produzione di energia. L'unica cura è qualche giorno di riposo. Mi capita perché, a mia insaputa, soffro di fibromialgia. Ho avuto il mio primo attacco di OTS nel 1998, seguito dall'OTS 2008 con il virus di Epstein Barr mentre mangiavo carboidrati. Ora riesco a gestirla molto bene grazie al mio stile di vita ad alto contenuto di grassi e a zero carboidrati.
Ascolto anche la musica, usando solo l'auricolare sinistro. Così a volte mi spengo, trovo una zona e mi concentro su ciò che ho davanti e mi assicuro di raggiungere quei numeri.
Come mi preparo e come dovreste farlo anche voi
Nella mia vita e nella mia carriera ciclistica la preparazione è molto semplificata. Ho una bustina di burro di noci di macadamia puro che prendo come forma di nutrizione precauzionale se le cose dovessero andare male. Ora assumo sempre elettroliti sotto forma di capsule di sale grosso dell'Himalaya fatte in casa. Uso altri prodotti puramente elettrolitici, ma raramente.
Prendo sempre una luce posteriore, soprattutto in inverno. Ho una meravigliosa mini pompa a mano. La mia capsula di ricarica per le cuffie. Nella mia borsa da sella ci sono due camere d'aria in butile, leve per pneumatici, kit di attrezzi, una batteria di ricambio per il mio misuratore di potenza.
La mia alimentazione non varia da un giorno all'altro, forse nell'apporto calorico. Cerco di sostituire le calorie bruciate il giorno prima.
Ma ad essere sincero, la corsa più lunga che ho fatto su strada è di oltre 250 km e non era programmata.
Mi fermo per bere lungo il percorso, per un occasionale doppio espresso e, naturalmente, per il richiamo della natura.
Cosa consilgio a chi vuole iniziare?
Per quanto riguarda il mio consiglio alle persone che vogliono intraprendere lunghe corse di resistenza. Se siete persone che bruciano carboidrati per ottenere energia, l'ipoglicemia o l'abbuffata sono debilitanti e non sono un bel posto in cui trovarsi. Perciò non sottolineerò mai abbastanza l'importanza di avere con sé un carburante adeguato, sia sotto forma di alimenti integrali che di bevande in polvere e gel.
Per chi è chetogenico il fabbisogno di elettroliti è maggiore rispetto a chi brucia carboidrati. Assicuratevi quindi di avere con voi una quantità sufficiente di elettroliti. Assicuratevi che, se si tratta di una polvere, sia non calorica, non glicemica e non insulinemica.
Se si stimola l'insulina, si rischia di disattivare la combustione dei grassi. Il cibo deve essere chetogenico, noci, una barretta energetica chetogenica approvata con ingredienti chetogenici approvati, controllare sempre gli ingredienti. Carne secca. Oli MCT.
Abbigliamento, se avete in programma un lungo viaggio è sempre consigliabile portare con sé capi isolati. Potreste rimanere bloccati sul ciglio della strada a causa di un guasto meccanico, un incidente o altro. Perdere calore corporeo e raffreddarsi è qualcosa che si vuole evitare. Una giacca antivento leggera è facile, piccola e comoda da portare.
LUCI! Anteriori e posteriori.
Non dovrei menzionare il kit di attrezzi e gli articoli per la riparazione delle forature se si utilizzano tubeless.
E su questa nota, grazie per aver letto, godetevi il viaggio e guidate in sicurezza!
]]>Tadej Pogacar: quale futuro?
Molti ciclisti sognano solamente di poter vincere almeno una tappa del tour de France nella loro carriera, figuriamoci la Grand Buckle per intero.
Pochi nella storia sono riusciti in questo traguardo, per la precisione 64 ciclisti in un totale di 108 edizioni. Ancora meno talenti straordinari sono riusciti a farlo due volte di fila e appena ventenni.
Oggi Tadej Pogacar ha 24 anni, due grandissime vittorie del Tour alle spalle e molti altri prestigiosi successi come: Strade Bianche, la Liegi - Bastogne – Liegi, il UAE Tour e la Tirreno Adriatico, ma rimane lo stesso ragazzo umile, timido e cordiale che ci aveva risposto già alle domande post Tour 2020.
La sua fame di vittoria, la sua motivazione, il suo talento e le sue gambe non sono minimamente cambiate da quel giorno. L’unica cosa che è cambiata è sicuramente l’attenzione mediatica che il mondo ha nei suoi confronti.
Una cosa è presentarsi alle linee di partenza del Tour de France con la possibilità di poterlo vincere, un’altra è presentarsi con la pressione addosso di essere il due volte campione in carica e dover performare secondo aspettative per poter puntare al terzo traguardo di fila.
Come fa Tadej a gestire questa pressione?
Parlando con lui sicuramente emergono tre aspetti che ci possono aiutare a rispondere a questa domanda:
I grandi talenti non hanno solo le gambe, hanno anche la testa. Come si suol dire: “mente cuore e gambe” sono i tre fattori fondamentali per poter essere un ciclista di grande successo. Lo spirito umile, tranquillo, calmo e rilassato di Tadej è ciò che gli permette di non cedere sotto le enormi pressioni a cui è sottoposto.
Alle volte ci si chiede mai se lui sia consapevole di essere chi sia realmente. Sicuramente sì, ma la sua grandissima intelligenza emotiva e personalità gli permettono di estraniarsi da logiche e meccanismi che potrebbero far saltare altri corridori
Il secondo fattore da prendere in considerazione è sicuramente la sua squadra. Il team UAE Emirates in sella alle bici Colnago è sicuramente uno dei team più forti e validi al momento. È stato ristrutturato nel corso degli anni proprio per garantire a questo giovane fuoriclasse una squadra in grado di supportarlo e aiutarlo e ad oggi possiamo dire che il risultato è stato raggiunto appieno.
Siamo infatti tutti curiosi di vedere come questo squadrone corazzato si comporterà in sostegno del giovane sloveno alla Grand Boucle 2023. Talenti come Soler, Ackermann, Almeida e altri sono sicuramente nomi che non sfigurano di fianco a quello del due volte campione del Tour de France.
Il terzo fattore da considerare sono sicuramente le gambe. Quando sia un talento unico e assoluto come Tadej la pressione diventa relativa perché sia ha la consapevolezza e la confidenza di poter resistere e gestire gli attacchi del gruppo e degli altri favoriti.
Solo il Tour?
Se ad oggi il traguardo più imminente per Pogacar è sicuramente il Tour de France 2022, il futuro è ancora lungo e radioso per lui. Quali saranno quindi i suoi obiettivi futuri?
In programma c’è la “triplice corona” ossia vincere anche gli altri due Grand Tour della stagione, Il Giro D’Italia e la Vuelta, puntando poi alle classiche.
Certo, molte le ha già vinte. Pensiamo a Strade Bianche, al Lombardia e altre, ma esistono ancora dei traguardi come ad esempio il giro delle Fiandre , la Parigi Rubaix eccetera che vorrà ad andare aggiungere al suo Palmarès.
Ma da dove deriva la sua motivazione?
Come si fa ad essere ancora motivati dopo aver vinto praticamente tutto? Il segreto della sua motivazione non è quello di cercare un singolo obiettivo, un singolo traguardo che poi una volta raggiunto fa perdere quella fame, quella cattiveria agonistica che tanto serve ai ciclisti di oggi; ma il cercare di migliorarsi ogni giorno e di svegliarsi la mattina per fare bene quello che è capace di fare: ossia pedalare.
Pensiamo che sia proprio questo il segreto di Pogacar: non focalizzarsi su un unico obiettivo, ma il godere ogni giorno dell’andare in bicicletta e cercare di migliorarsi costantemente.
]]>Lachlan Morton è un ciclista professionista che ha partecipato sia a eventi di ultracycling sia a gare su strada più tradizionali. In questo articolo, parleremo delle differenze tra le due discipline e di ciò che gli piace delle due
Chi è Morton?
Lachlan Morton è un ciclista professionista australiano che attualmente corre per la squadra Education First - Easypost team. Ha partecipato a gare come il Tour de France e il Giro d'Italia, ma ha anche avuto successo in eventi di ultracycling come la Race Across America e la Transcontinental Race. La sua ultima avventura è stata la "Migration Gravel Race": 4 giorni - 650 km - 8.000 metri di salita in Kenya.
Negli ultimi anni, Morton è diventato più noto per le sue imprese di ultracycling che per i suoi tradizionali risultati nelle corse su strada. Ciò è dovuto in parte al fatto che ha ottenuto risultati impressionanti in eventi di ultracycling, ma anche perché è uno dei pochi ciclisti professionisti che gareggia regolarmente in questo tipo di eventi.
Il passaggio di Morton all'ultracycling è stato controverso e alcuni hanno messo in dubbio il suo impegno nelle corse su strada. Tuttavia, Morton ha dichiarato di essere ancora molto interessato a entrambe le forme di ciclismo e di considerarle complementari l'una all'altra.
Che si ami o si odi Morton, non si può negare che sia un personaggio affascinante nel mondo del ciclismo. Il suo approccio unico all'allenamento e alla corsa continuerà sicuramente a fare notizia negli anni a venire.
Che cos'è l'ultracycling?
L'ultracycling è un tipo di ciclismo di lunga distanza in cui i corridori cercano di coprire distanze estremamente lunghe in un determinato periodo di tempo. È simile alla corsa, ma non ci sono gare ufficiali o record di distanza.
L'ultraciclismo sta crescendo in popolarità, poiché sempre più persone cercano modi per spingersi fisicamente e mentalmente. Questo sport può essere estremamente impegnativo, sia mentalmente che fisicamente, ma le ricompense possono essere grandi.
Alcuni ultraciclisti corrono da soli, mentre altri formano squadre. Ci sono anche alcuni che corrono con il supporto di qualcuno, il che significa che hanno qualcuno con loro durante l'intero percorso (di solito in un camper o in un veicolo di supporto). Quando Morton ha fatto il suo "Alt Tour", cioè l'intero percorso del Tour de France, anche le parti che gli altri ciclisti percorrevano in autobus, era in solitaria: doveva comprare il cibo e riparare la bicicletta da solo, aggiungendo altre sfide alla già estenuante avventura.
Se siete alla ricerca di una nuova sfida o volete semplicemente vedere fino a che punto potete spingervi, l'ultracycling è sicuramente da prendere in considerazione.
Ultracycling vs racing
Quando si parla di ultracycling, la differenza principale rispetto alle corse normali è la distanza. Le gare di ultracycling possono variare da 200 miglia a più giorni, e queste ultime sono più comuni. Ciò significa che i corridori devono essere preparati non solo fisicamente ma anche mentalmente per questi eventi di resistenza.
Sebbene vi siano molte analogie tra l'ultracycling e le corse normali, vi sono anche alcune differenze fondamentali. Per prima cosa, l'ultracycling tende a essere un'attività più solitaria, con i corridori che in genere si dedicano alla corsa da soli per tutta la durata della gara. Questo può essere un vero e proprio test di forza mentale, in quanto i corridori si spingono al limite. Inoltre, le gare di ultracycling si svolgono spesso in luoghi remoti che possono presentare ulteriori sfide, come la gestione del tempo inclemente o della fauna selvatica.
Quindi, cosa è meglio? In definitiva, dipende da ciò che si sta cercando. Se siete pronti per una vera sfida e vi piace mettervi alla prova sia fisicamente che mentalmente, allora l'ultracycling potrebbe fare al caso vostro. Se invece preferite il cameratismo e la competizione delle corse normali, allora questa potrebbe essere un'opzione migliore. In ogni caso, sia l'ultracycling che le corse normali offrono una serie di soddisfazioni uniche.
Come trovare la sella giusta per l'ultracycling?
"La sella migliore è quella a cui non si pensa", queste sono le parole di Morton.
Il suo modello preferito è la Scratch M5 AGX, specificamente progettata per lo sterrato. Gli piace così tanto che questo stesso modello è montato anche sulla sua bici da cross country e da strada.
Per molti ciclisti, la ricerca della sella perfetta è infinita. Ma per coloro che praticano l'ultracycling - definito come qualsiasi corsa superiore a 200 l, - trovare la sella giusta diventa ancora più importante. In questo articolo vi daremo alcuni consigli su come trovare la sella più adatta a voi per le lunghe pedalate!
Come trovare la sella giusta?
Quando si parla di ciclismo, il comfort è fondamentale. E quando si prevede di passare ore e ore in sella, è necessario assicurarsi di avere la sella giusta. Ecco come trovare la sella giusta per l'ultracycling.
Ci sono alcune cose da considerare quando si sceglie una sella per l'ultracycling. Innanzitutto, bisogna pensare alla larghezza della sella. È necessario che sia abbastanza larga da sostenere le ossa del sedere (ossa ischiali), ma non così larga da sfregare contro l'interno delle cosce. In secondo luogo, bisogna pensare alla forma della sella. Alcune persone preferiscono una sella tonda, mentre altre preferiscono una sella piatta. In terzo luogo, bisogna pensare all'imbottitura. È necessario che sia abbastanza solida da fornire sostegno, ma non così solida da risultare scomoda. In quarto luogo, è necessario pensare al materiale. Alcune selle sono realizzate in pelle, altre in materiali sintetici. Quinto, bisogna pensare al prezzo. Non si vuole spendere troppo per una sella, ma non si vuole nemmeno prendere qualcosa che cada a pezzi dopo poche corse.
Una volta considerati tutti questi fattori, è il momento di iniziare a fare acquisti.
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Quali sono le caratteristiche importanti?
Ci sono alcune caratteristiche importanti da ricercare quando si sceglie una sella per l'ultracycling. Innanzitutto, si desidera una sella che sia comoda per lunghi periodi di tempo. Ciò significa che deve avere un'imbottitura abbondante e sostenere bene le ossa ischiali. In secondo luogo, si desidera una sella che sia resistente e in grado di sopportare i rigori dell'ultracycling. Ciò significa che deve essere realizzata con materiali di alta qualità e avere una struttura robusta. Infine, è necessario che la sella sia leggera, in modo da non appesantire troppo la bicicletta.
Come sceglierla?
Quando si tratta di scegliere una sella per l'ultracycling, ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione per essere sicuri di scegliere quella giusta. Ecco alcuni consigli su come trovare la sella giusta per l'ultracycling:
Sappiamo che ci sono molti fattori da considerare, quindi abbiamo creato il sistema di adattamento myown per trovare subito la sella giusta. Trovate qui il negozio con questo sistema più vicino a voi: https://prologo.it/pages/store-locator
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Il giovane campione ha fatto tappa vicino a Milano per visitare il nostro nuovo centro operativo, manageriale e logistico.
Tadej Pogacar vincitore del tour de France 2020 -2021, anni in cui ha vestito anche contemporaneamente le maglie di miglior scalatore che di miglior giovane è venuto a visitare i nuovi uffici di prima di intraprendere una nuova edizione della Grand Boucle.
La relazione con Pogacar, con il team UAE Emirates e con il brand Colnago è ormai consolidata andando avanti da molti anni. Colnago infatti è stato uno dei primi a lavorare con Prologo e questa collaborazione di lungo termine si è poi concretizzata nel nella sponsorizzazione della squadra che oggi risulta essere tra le più forti al mondo.
Tadej e il suo staff non sono venuti però a fare solamente una visita di cortesia, ma per due motivi ben precisi: Ritirare la sua sella custom e alleggerita e un regalo a lui dedicato.
La sella Custom
Dopo il successo del Tour 2020 (Guarda qua il video racconto) abbiamo prodotto in esclusiva per il campione una versione con le grafiche custom della sua sella preferita, la Scracth M5 in carbonio Nack. I dettagli aggiuntivi sono stati pensati per celebrare Tadej, la sua nazione e il traguardo degli Champs Élysées . Da quel momento Pogacar ha usato questo pezzo custom in ogni sua gara: Tour de France 2021 – Strade Bianche – Liegi Bastogne Liegi e molte altre. Negli anni scorsi abbiamo messo in vendita solo 20 pezzi di questo modello, rendendolo un esemplare unico al mondo.
Oggi questa sella con le grafiche speciali è stata ulteriormente alleggerita per garantire che la Colnago del team sia pronta in ogni sua aspetto alle sfide che la attendono. Un nuovo processo strutturale e di uso del carbonio per eliminare 30 gr dal già leggerissimo modello precedente (142 gr vs 172 gr.)
Un’altra icona gialla
Il secondo regalo che abbiamo voluto fare a Tadej e alla sua fidanzata, anche essa ciclista, è un’altra icona gialla. In particolare una vespa 50 Special originale ristrutturata nelle sue varie parti e verniciata con un giallo colore Tour de France.
Sono state aggiunte delle grafiche speciali per celebrare il campione, la sua squadra e la sua vittoria in modo tale che anche e soprattutto nei momenti di svago lui e la sua ragazza possano godersi questo regalo ricordandosi che con il duro lavoro e la perseveranza si possono ottenere ottimi risultati. “Work hard play hard.”
Questo regalo non è stato fatto a caso. Sapevamo infatti che Tadej è un appasionato di Vespa e infatti subito dopo il tour de France 2021 aveva regalato un modello a ciascuno dei suoi compagni di squadra per ringraziarli dell’ottimo lavoro svolto durante le faticosissime e difficilissime giornate della grand Boucle, che ricordiamo essere stato uno dei più duri e difficili sia per le condizioni metereologiche che per incidenti sul percorso come ad esempio il purtroppo famoso incidente del cartello “allez opi mi”.
Un regalo gradito che ha portato un tocco di colore giallo nella giornata di Tadej e che ci ha permesso ancora una volta di rinnovare le nostre congratulazioni e nostri complimenti a questo giovane campione, alla sua squadra, al brand Colnago e a tutto lo staff per le emozioni e le gioie che ci hanno fatto vivere e che siamo sicuri ci faranno ancora provare.
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Per chi invece respira ed è dentro l’ambiente Gravity ed Enduro è più probabile sentire parlare della Linea Proxim, sviluppata con le eccellenze del mondo tecnologico e gravity per staccarsi dall’anima road di Prologo.
Nata nel 2018 in collaborazione con il Politecnico di Milano, la più grossa università di ingegneria italiana, la linea Proxim powered by Prologo è pensata per il mondo Enduro e E-enduro in un’ottica racing e leisure. Leggere, resistenti e dalla forma ergonomica per garantire il massimo controllo nelle discese e il massimo comfort mentre si pedala.
Ad oggi è la linea di selle usata da GT Factory Racing team e Lapierre Overvolt Team. Proprio in quest’ultimo c’è la figura chiave di Nicolas Vouilloz, 10x campione del mondo di DH e campione overall dell’E-EWS 2021, che grazie alla sua esperienza ed attenzione ai dettagli rappresenta un tester fondamentale per sviluppare un prodotto di alta gamma dall’anima racing.
Tra i numerosi insights svelati da Nico, ha spiccato il tema “key zones”. Oltre alle classiche caratteristiche di una sella, un prodotto dedicato al gravity necessita di aree circoscritte dedicate alla prevenzione di infortuni ed all’ergonomia della guida. Questo approccio consente la scomposizione del brief in differenti step, i quali rendono il risultato di progetto più mirato e preciso. L’attitudine meticolosa di Nico non si è solamente fermata al prodotto, bensì ha aggiunto ulteriore valore al processo di sviluppo utilizzato da Prologo.
Il Gt Factory Racing team invece è Casa di otto taletuosi riders di bici muscolari, fra cui l’incredibile personlità di Wyn masters, che aiuta a controbilanciare la precisione maniacale di Nicolas con lo spirito “Good Times” che contraddistingue la squadra, rendendo le Proxim sia in grado sia di gareggiare al limite della performance, che di essere usata da chi ha uno stile spensierato e votato al divertimento.
Anche Ambassadors come Marco Aurelio Fontana, Joey Foresta e altri hanno scelto le selle Proxim.
Non solo atleti e squadre, Proxim è la sella ufficiale del circuito EWS ed E-EWS, usata da tutto lo staff dell’Enduro Sport Organization per collettare ulteriori feedback in una ricerca continua dell’eccellenza.
Collaborazione concretizzata con la creazione della Proxim W450 x EWS. Sella corta e dalla forma semitonda (240x145mm) presenta la tecnologia MSS sviluppata dal Politecnico di Milano: differenti zone mappate e separate sulla sella ciascuna composta da diverse schiume interattive e imbottiture. Queste “isole” lavorano in maniera autonoma adattandosi a tutte le posizioni che il ciclista può assumere durante la pedalata.
Il rail è in acciao lega leggera Tirox, per offrire resistenza, flessibilità e leggerezza (225gr).
La cover è in materiale grippante per aiutare a guidare la bici in discesa e trovare facilmente la posizione. Sono presenti le fantasie grafiche tipiche dell’EWS, le famose curve di livello che simboleggiano le bellissime tappe di montagna dei vari stages, nonché il logo ufficiale.
Il lancio ufficiale è previsto in concomitanza con la tappa di Tweed Valley, dove i migliori campioni al mondo si sfideranno nel primo vero evento competitivo della stagione. Sarà possibile acquistare questa special edition sullo shop ufficiale EWS: https://shop.enduroworldseries.com
]]>Anni di vittorie, medaglie e collaborazioni con leggende del ciclismo ci hanno permesso di introdurre nuove tecnologie e materiali sia per i professionisti che per gli amatori. Dopo aver sviluppato la sella del doppio campione del Tour de France Tadej Pogacar, della campionessa europea di XC Pauline Ferrand Prevot, della campionessa mondiale Elisa Balsamo e del 10 volte campione del mondo Nico Vouilloz, Abbiamo portato la nostra esperienza nel campo dei guanti, creando la linea Energrip.
Una tecnologia unica, molti vantaggi.
Da qualche tempo abbiamo introdotto il CPC, un materiale brevettato per il mondo del ciclismo. Utilizzato in "F1" e nell'esercito, CPC: Connect -Power - Control è il sistema brevettato che garantisce performance e comfort attraverso l'assorbimento delle vibrazioni, il grip e la stabilità posizionale. Grazie alla sua nano-struttura, lo speciale polimero 3D conico e cavo riduce l'affaticamento muscolare e facilita il flusso d'aria riducendo la temperatura nell'area di contatto. Il CPC, inoltre, posizionato in punti strategici, protegge muscoli, tendini e tessuti molli dalle sollecitazioni che provengono "dalla strada" garantendo le sue prestazioni in tutte le condizioni atmosferiche.
Il guanto Energrip presenta sul palmo quello che potremmo chiamare il "CPC 2.0". Insieme al centro di ricerca sulle prestazioni dell'Università di Besançon, Prologo ha studiato le zone della mano che sono più sollecitate durante il ciclismo e il tipo di stimolazione associato ad esse. Sulla base di questi dati, ottenuti attraverso l'elettromiografia e altri test, ha sviluppato diversi tipi di coni 3D che compongono il CPC, per adattarsi alle diverse frequenze di stimolazione/onda e alle esigenze della mano.
Il risultato è un guanto che può dissipare più vibrazioni di altri modelli sul mercato, lasciando i muscoli più freschi e meno intorpiditi.
Da sei anni, Prologo e il team Bahrain Victorious lavorano a stretto contatto per portare i corridori ai massimi livelli, fornendo selle e cinghie per le bici Merida del team. Nel 2022, il team ha anche richiesto i guanti CPC, rendendoli tester chiave e fonte di informazioni per lo sviluppo del palmo del nuovo modello Energrip. Matej Mohoric nella sua sensazionale discesa del Poggio alla Milano Sanremo indossava il guanto con il palmo di CPC, mostrando un controllo della bici e un grip che solo lo sloveno può portare avanti.
"Siamo stati partner di Prologo fin dall'inizio. Conosciamo la loro costante dedizione alla ricerca per fornire ai nostri corridori la migliore tecnologia e migliorare le prestazioni della nostra squadra. Come squadra, siamo sempre alla ricerca di modi per migliorare le prestazioni e il comfort per i nostri piloti, e questo è un passo in quella direzione", dice Vladimir Miholjević, Bahrain Victorious Technical Director.
Durante i campi di allenamento e i camp invernali i corridri del team hanno potuto provare in anteprima l'energrip, permettendo a Prologo di combinare i dati di qualità testati "sul campo" con quelli di laboratorio.
La punta di diamante della collezione Prologo Energrip sarà il guanto corto da corsa, ma la tecnologia applicata ad esso sarà presente anche sul guanto a dita lunghe, pensato per le mezze stagioni e l'XC.
È molto apprezzato dalle squadre di Cross Country grazie alla sua capacità di assorbire le vibrazioni e controllare la bici. Nella stagione 2022 saranno utilizzati da squadre XC come: Cannondale Factory Racing, BMC Mountain Bike Racing Team, Santa Cruz FSA e molti altri.
Scopri di più: https://prologo.it/pages/energrip-gloves
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Campione Sudafricano, ex campione del modo di Ebike XC e olimpionico Alan gareggia per il Cannondale Factory Racing Team dal 2022, passando prima dal team Specialized e dal team Sudafricano Spur. Ragazzo cordiale e riservato ha il compito, insieme al compagno Simon Andreassen, di sostituire quella che forse è stata la coppia di corridori più famosa del panorama internazionale di MTB: Avancini e Fumic.
La bici
Come i suoi compagni anche Alan nel 2022 usa la Cannondale Scalpel bi-ammortizzata, che con il suo telaio da soli 1910 grammi rappresenta una delle opzioni più leggere presenti sul mercato. Questo si sviluppa intorno alla sospensioni pensate specificamente per il cross country, tecnologicamente avanzate e con il design brevettato flex pivot. Il sistema Flex Pivot è stato realizzato grazie ad una laminazione particolare delle fibre di carbonio, che permette ai foderi bassi di flettere in un solo punto, proprio come se fosse un pivot vero e proprio.
In questo modo, il carro è in grado di reagire meglio alle sollecitazioni e di lavorare in simbiosi con l'ammortizzatore (tarato appositamente). Di conseguenza migliora la stabilità e la presa al terreno in ogni situazione mantenendo lo stesso peso di una bici pivot-less.
La forcella è la famosissima e subito riconoscibile Cannondale Lefty Ocho, marchio di fabbrica del brand.
La sella
La sella montata di Alan (ma anche da Simon e prima da Fumic) è la Prologo Scratch M5 con rail e base in carbonio Nack. Sella corta (250x140 mm) pesa solo 129 grammi nella versione con il canale di scarico e 139 nella versione chiusa. Sella unisex e multidisciplinare ha una forma semitonda per meglio sostenere il bacino e i suoi muscoli e il naso largo e inclinato verso il basso per evitare i picchi di pressione quando si pedala in punta.
La superficie presenta la tecnologia brevettata MSS (Multi Sector System) sviluppata insieme alla più grossa università di ingegneria in Italia: Il Politecnico di Milano. Questa divide la sella in cinque aree o settori, ognuno indipendente dall’altro in termini di schiuma e densità, per potersi cosi meglio adattare alla zona del corpo e ai movimenti corrispondenti.
Il rail è in Carbonio Nack, ma disponibile anche nella versione in acciaio in lega leggera per chi cerca maggiore flessibilità.
Le manopole
La manopole scelta da Alan sono le Prologo Mastery, la versione più leggera stretta della gamma. Prodotte in silicone sono lunghe 130mm e con misura 230x30mm. Il peso si ferma a 38gr. Perfette per chi cerca un assetto racing e per chi cerca il massimo controllo.
I guanti
I guanti sono i Prologo CPC Gloves, con la grafica speciale da campione sudafricano, sviluppati in occasione delle olimpiadi 2021, in cui tutti i corridori sponsorizzati Prologo hanno vestito i guanti con i colori della propria nazione.
Sul palmo è presente la tecnologia brevettata CPC (Connect – Power – Control) Utilizzato in “F1” e in ambito militare, CPC è il sistema brevettato da Prologo che garantisce prestazioni e comfort attraverso assorbimento delle vibrazioni, grip e stabilità di posizione.
Grazie alla sua nano-struttura, lo speciale polimero conico 3D e cavo riduce la fatica muscolare e agevola il flusso d’aria riducendo la temperatura nella zona di contatto. CPC, inoltre, posizionato in punti strategici, protegge muscoli, tendini e tessuti molli dalle sollecitazioni che derivano “dalla strada” garantendo la sua performance in ogni condizione climatica.
Un assetto da gara che ha già ripagato, vedendo Alan passare per primo il traguardo del XCC a Petropolis]]>Il 10 volte campione del mondo di DH Nicolas Vouilloz prova in anteprima la sua sella Proxim powered by Prologo, la sella ufficiale del circuito EWS e E-EWS.
Una giornata al bike park di San Bartolomeo al Mare (IM) per prendere confidenza con il nuovo modello e il giusto feeling prima delle gare.
L'EWS e L'E-EWS
L'Enduro World Series e l'EWS-E sono l'avanguardia delle gare internazionali di mountain bike. Dal 2013 la serie è stata responsabile di spingere il design della MTB sempre più in là in termini di velocità e resistenza.
Le bici per gareggiare nell'Enduro World Series richiedono la massima attenzione ai dettagli. La forza deve essere temperata con la leggerezza e l'ergonomia che permettono al corridore di concentrarsi sulle linee più veloci, fino alla fase finale.
Le capacità delle bici da enduro sono in continua espansione e gareggiando in tutto il mondo, su ogni tipo di terreno, con ogni tipo di tempo, l'Enduro World Series non smette mai di ridefinire ciò che è possibile su una mountain bike.
Prologo e Proxim
In Prologo siamo pionieri, non seguaci. Per anni abbiamo creato l'esperienza di guida perfetta, spingendo i confini oltre, e cercando nuovi livelli di performance. Le selle Prologo e gli atleti sponsorizzati hanno vinto tutto nel mondo della strada, TT e XC, l'unico trofeo che ci manca è quello dell'Enduro, ma non per molto.
La nostra esperienza nel mondo della strada e delle corse è stata poi trasferita al mondo della Gravity e dell'e-gravity, creando l'innovativa linea di selle unisex e multicategoria: Proxim powered by Prologo. Nata per l'e-bike, perfetta per ogni sessione, preferibilmente in salita e in discesa.
Questa nuova linea è stata sviluppata insieme a due grandi nomi: Uno è il Politecnico di Milano, la più grande università tecnica d'Italia, l'altro è Marco Aurelio Fontana: ex pro rider ora impegnato nel mondo delle e-bike. I ricercatori ci hanno aiutato a sviluppare l'MSS, sistema multisettoriale che divide la sella in cinque zone diverse con densità e schiume diverse per supportare i diversi movimenti del ciclista.
Fontana ha testato le tecnologie durante i suoi allenamenti e le sue gare, dandoci preziosi feedback per sviluppare un prodotto di alta gamma e specifico. Con queste premesse la linea Proxim sarà per tre anni consecutivi partner ufficiale delle selle delle serie mondiali Enduro ed E-enduro, supportando tutto il movimento gravity e i suoi corridori.
Una collaborazione speciale il cui obiettivo è quello di supportare l'intero movimento Enduro e i suoi atleti, ma anche di ottenere ulteriori feedback per sviluppare i migliori prodotti. Dall'esperienza produttiva di Prologo alle intuizioni dei migliori atleti e appassionati di questo mondo.
Il prodotto
Grazie a questa esperienza, la gamma Proxim si compone di 7 diversi modelli, che offrono diverse opzioni in termini di larghezza, struttura e ammortizzazione. La linea si divide in due categorie precise: Performance e Sport.
La prima prevede selle più strette, con binari più performanti e una copertura del grip per massimizzare la stabilità. La categoria Sport è composta da modelli più imbottiti e più larghi.
W650 performance
Il top della gamma è la Proxim W650 performance, disponibile in due larghezze: 145 e 155 mm. La forchetta è in acciaio Tirox in lega leggera per preservare leggerezza e resistenza. Il sistema MSS (Multi Sector System) è stato sviluppato insieme al Politecnico di Milano e divide la sella in 5 sezioni separate e indipendenti che si adattano alle diverse posizioni del ciclista.
Infine, il canale di drenaggio (PAS) progettato da Prologo elimina il disagio e l'intorpidimento favorendo il flusso sanguigno. Nella versione Sport il binario è in acciaio cromato e la larghezza è fissata a 155 mm.
W450
La W450 presenta la stessa innovazione tecnologica in termini di rail e sistema MSS, ma è una versione chiusa con l'Active Base System, un sistema che permette di combinare i vantaggi del canale di scarico e di una sella chiusa: la base è cava ma coperta, per eliminare i picchi di pressione e allo stesso tempo massimizzare la superficie disponibile e proteggere il ciclista da fango e schizzi d'acqua.
W400
Infine, la W400, sia nella versione Performance (larghezza 153mm) che Sport (larghezza 163 mm), e la W350 concludono la linea per offrire il massimo comfort a chi si avvicina al mondo delle Ebike e del gravity]]>
Ci sono pochi sport così estenuanti come il ciclismo. E ci sono pochi sport che sono così fisicamente impegnativi per le donne come il ciclismo. Ecco perché è così impressionante che ci sia un fiorente e competitivo circuito di ciclismo femminile professionale.
Le migliori cicliste del mondo si possono trovare nel peloton, e competono in gare in tutto il mondo. Alcune delle gare più prestigiose del calendario femminile includono il Giro Rosa, il La Course by Le Tour de France e il Ladies Tour of Holland.
Il ciclismo è uno sport praticato sia da uomini che da donne. Ci sono però delle distinte differenze tra il ciclismo femminile e quello maschile. Le implicazioni di queste differenze possono avere molto effetto sullo sport stesso. Se hai mai visto il Tour de France, saprai che alcune persone associano questa gara agli uomini più che alle donne. Il ciclismo non riguarda solo la forza fisica, ma anche la resistenza e la forza mentale. Ci vuole un tipo speciale di persona per essere in grado di pedalare per lunghi periodi di tempo con poche pause in mezzo, il che fa sì che ci siano molte somiglianze tra ciclisti donne e uomini che li rendono entrambi atleti meravigliosi.
Ma come vivono e ci raccontano queste differenze chi il ciclismo professionista femminile lo vive tutti i giorni? Lo abbiamo chiesto a due campionesse di livello assoluto:
Le differenze fra ciclismo femminile e maschile.
Sicuramente uomini e donne sono diversi dal punto di vista fisico, per cui il modo di gareggiare deve essere diverso, ma non per forza meno spettacolare, anzi! La differenza principale è nel kilometraggio, più corte per le donne, che però da subito vita a battaglie e scatti per la posizione, al contrario delle fughe e periodi morti delle ben più lunghe gare maschili. Questo è valido in tutte le discipline, dalla strada, alla MTB alla pista.
Purtroppo nonostante ciò i media, e di conseguenza anche gli sponsor e i brand, danno ancora meno importanza al ciclismo femminile, portando cosi un minor ritorno di immagine ed economico. Questa situazione sta piano piano cambiando, scontrandosi contro le “vecchie abitudini”. Pensiamo che le corse di uomini iniziarono circa nel 1921, mentre per le donne fu concesso di gareggiare senza restrizioni dagli anni 50 in poi.
Come vengono vissute queste differenze?
Sia Martina che Pauline hanno percepito tale differenza, senza però considerala un ostacolo, ma un ulteriore slancio alla propria motivazione. Questo è il vero mindset del campione, che sa trasformare un ostacolo in qualcosa di sfidante:
Vedo che la situazione sta cambiando, abbiamo avuto le nostre difficoltà, ma ci stiamo riprendendo i nostri spazi e quello che meritiamo. (Martina)
Ci sono delle differenze fra uomini e donne, devono essere riconosciute e si deve agire di conseguenze. Non bisogna fare uguali agli uomini, ma vivere il ciclismo femminile cosi come è. (Pauline)
Queste asimmetrie si sentono soprattutto nel mondo Road, meno invece nella MTB e pista. Questo per più motivi: la bici da strada è una disciplina più antica che si porta dietro un retaggio storico figlio del suo tempo e che quindi ha maggiore difficoltà a perdere la differenza di genere. La pista e la MTB sono comunità più piccole, dove le differenze vengono maggiormente livellate.
Cosa ci si aspetta per il futuro?
Il futuro del ciclismo femminile è luminoso, con il numero di donne che vanno in bicicletta che aumenta ogni anno. Il numero di donne che vanno in bicicletta è aumentato di oltre il 50%. Tuttavia, nonostante questa crescita, rimane un significativo divario di genere tra uomini e donne in termini di livelli di partecipazione. Questo divario è stato attribuito a una serie di fattori, tra cui una cultura dominata dagli uomini all'interno del ciclismo che può scoraggiare le ragazze dall'intraprendere questo sport; una mancanza di modelli di ruolo per le giovani ragazze che vogliono intraprendere il ciclismo come attività; una mancanza di conoscenza tra i genitori di sport come il ciclismo che non comportano il gioco con le biciclette; disposizioni inadeguate per i bambini che iniziano a scuola o all'asilo; strutture mal progettate per i bambini che vogliono pedalare a scopo ricreativo (ad esempio, rastrelliere per biciclette di scarsa qualità); e/o non abbastanza opportunità per le ragazze di competere contro i ragazzi in eventi locali o gare nazionali.
Il messaggio però è di speranza. Siamo pronti a riconoscere finalmente lo spazio e la fama che le atlete donne si meritano. L’introduzione della Parigi Rubaix femminile, delle classiche come Strade Bianche Women Elite e di altre competizioni sta mostrando tutto ciò.
Non vediamo l’ora che il ciclismo, sia amatoriale che professionistico, sia finalmente libero da ogni barriera e soffitto di cristallo, permettendo a tutti di godere al massimo della gioia che ci porta il pedalare.
]]>Già a prima vista una sella da Crono o TT è molto diversa da una sella da Strada. Più piatta, corta e con il naso molto più largo rispetto ai modelli “standard”. Questi accorgimenti non nascono per un motivo estetico, ma sono determinati dal tipo di posizione e di sforzo legati alla bici da TT.
Yeyo Corral, Sports Scientist-Pht, Cycling TT expert e consulente di Astana Qazaqstan Team ci spiega cosa cambi e quali accorgimenti prendere nella scelta e posizionamento della sella da Crono:
Come scegliere la sella
A differenza della bici da strada, la bici da cronometro è caratterizzata principalmente da due punti importanti da prendere in considerazione.
Se combiniamo l'intensità dell'esercizio e la tensione muscolare della posizione del ciclista sulla bicicletta da cronometro, abbiamo un fattore limitante molto importante che influenza direttamente la scelta della sella, sia nel suo tipo che nel suo posizionamento corretto e ottimale.
L'appoggio del ciclista sulla sella è molto limitato e ridotto, poiché si verifica nella parte anteriore del bacino, in particolare nella zona pubica. Pertanto, una sella specifica per un sostegno ottimale deve essere abbastanza larga nella parte anteriore e abbastanza comoda da non causare alcun danno al ciclista.
Dal punto di vista delle prestazioni aerodinamiche, la stabilità e la riduzione del movimento laterale è molto importante, servirà allora una sella in grado di offrire questa stabilità e garantire una buona traiettoria. A mio parere la sella Prologo Dimension Tri offre tutte le caratteristiche di cui un ciclista ha bisogno per essere ben sostenuto e permette il massimo comfort.
Altra tecnologia usata durante la cronometro è il CPC: un insieme di polimeri conici 3D che creando un effetto Vacuum garantiscono massima stabilità e posizione, per una stabilità assoluta.
Come posizionare la sella.
Una volta identificata la forma più corretta, con la parte anteriore più larga e in grado di offrire stabilità e comfort, è necessario andare a settare il prodotto sulla bici in modo ottimale. Infatti la sola sella, senza l’adeguato fitting, non sarà sufficiente a permettere la massima prestazione dell’alteta.
La forma della punta più allargata e la sua leggera inclinazione fa sì che non dobbiamo posizionare la sella con un alto grado di inclinazione negativa permettendoci di guidare comodamente in posizioni aerodinamiche e di avere un buon supporto se dobbiamo cambiare la posizione del corpo in zone tecniche dove è richiesto un supporto più centrale e ischiatico. Ecco perché ancora una volta il design della Dimension Tri è molto interessante dal punto di vista biomeccanico.
Un'altra delle caratteristiche più rilevanti di questo modello di sella è la libertà che dà al ciclista nella sua pedalata, evitando la generazione di attrito sulla parte interna della gamba, che è così spesso un fastidio per il ciclista.
Se tracciamo una linea retta tra lo schienale e la parte anteriore del sedile, la mia raccomandazione è di lavorare con gradi di inclinazione negativi tra 2* e 4,5°.
In gamma Prologo non c’è solo la Dimension Tri, tanto apprezzata dai professionisti e triatleti, ma anche la T-gale, per una posizione molto aggressiva o la Zero TT o la Zero Tri, per soddisfare le esigenze di tutti. Anche in questo caso, come per le sella da Strada e MTB, consigliamo il nostro sistema di Fitting Myown per capire il modello più adatto a sé.
]]>Passare da “vicente” a “imbattibile”, questo è lo scopo della collaborazione fra il team del vincitore della Paris Roubaix 2021 e Prologo. Ormai da sei anni le due realtà collaborano strettamente per portare i corridori al massimo livello, fornendo selle e nastri per le biciclette Merida Scultura del team. Dal 2022 la collaborazione si andrà ad espandere ulteriormente.
I corridori e lo staff tecnico hanno scelto di utilizzare i guanti Prologo con la tecnologia brevettata per il mondo del ciclismo CPC. Utilizzato in “F1” e in ambito militare, il CPC - Connected Power Control è il sistema brevettato da Prologo che garantisce prestazioni e comfort attraverso assorbimento delle vibrazioni, grip e stabilità di posizione. Grazie alla sua nano-struttura, lo speciale polimero conico 3D e cavo riduce la fatica muscolare e agevola il flusso d’aria riducendo la temperatura nella zona di contatto. Il CPC, inoltre, posizionato in punti strategici, protegge muscoli, tendini e tessuti molli dalle sollecitazioni che derivano “dalla strada” garantendo la sua performance in ogni condizione climatica.
Gli studi di laboratorio portati avanti con i team e i centri di ricerca mostrano risultati chiari sui benefici del CPC:
+ 15% Assorbimento delle vibrazioni
Il CPC assorbe gli urti e le vibrazioni provenienti dalla strada. Riduce la fatica muscolare migliorando il recupero, la performance e il comfort.
+ 15% Grip
Il disegno conico dei polimeri 3D che un effetto "Vacuum", assicurando una tenuta di posizione perfetta.
+ 10% Flusso D'aria
Lo spazio e le geometrie dei coni 3D agevolano il flusso d'aria, riducendo il calore e il sudore. Il dorso in Lycra garantisce termoregolazione, flessibilità e comodità.
Il CPC viene applicato anche sulle selle, con una disposizione detta “airing” per smorzare le vibrazioni della strada, stabilizzare il corridore e permettere una miglior ventilazione, tutti accorgimenti in grado di garantire massima performance e comodità. Lo si può trovare sia sulle selle da strada, come la Scratch M5 CPC o la Dimension 143 CPC, che su quelle da Crono, dove il mantenere la posizione e la stabilità è fondamentale.
Per tutti questi motivi il team, che nel 2022 vedrà campioni di massimo livello come, Pello Bilbao (ESP), Damiano Caruso (ITA), Sonny Colbrelli (ITA), Mikel Landa (ESP), Ahmed Madan (BHR), Gino Mäder (CHE), Jonathan Milan (ITA), Matej Mohoric (SLO), Domen Novak (SLO), Mark Padun (UKR), Jan Tratnik (SLO) e Matej Mohorič (SLO), per puntare ai massimi risultati possibili. Risultati che nel 2021 sono già stati centrati, con la vincita del titolo Europeo e italiano di Sonny nonché la sua conquista di una delle edizioni più dure della Paris Roubaix, e diverse vittorie di tappa nei grandi giri.
Il team riceverà, oltre che i guanti corti, anche i guanti a dita lunghe per le mezze stagioni, i guanti invernali, gli anti pioggia e quelli per le bici da crono.
Per chi cerca un guanto meno racing e più con stile il modello Faded è quello giusto, sia lungo che corto offre tutte le funzionalità del classico guanto da strada, ma con un stile in grado di far risaltare in mezzo al gruppo.
Scopri tutta la gamma guanti 2022 di Prologo QUA
]]>Gli atleti e le squadre con cui collaboriamo non sono solo “contratti” utili alla visibilità, sono il cuore dell’azienda, il fattore aggiuntivo che ci permette di vedere più lontano, di emozionarci ogni giorno e di capire a pieno cosa significa vivere la bicicletta.
Soffriamo con i corridori, condividiamo le gioie e i dolori guardando la televisione o la linea d’arrivo con il cuore in gola.
Per noi il ciclismo non è solo competizione, Watt e sudore, ma è soprattutto le emozioni che i corridori ci fanno vivere e ricordare.
Per questo motivo quando un corridore raggiuge un risultato importante lo celebriamo insieme con una Special Edition, per concretizzare la nostra gratitudine e creare un simbolo che ricordi all’atleta e al mondo intero cosa sia possibile raggiungere con impegno e dedizione.
Lo abbiamo fatto per Contador, per Sagan, per Alberto Bettiol dopo il suo Fiandre e per molti altri.
Pauline Ferrand Prevot, la pantera a caccia di trofei.
Autodefinitasi una “pantera a caccia, elegante ma decisa” Pauline ha iniziato la sua stagione con la maglia iridata da campionessa del mondo, aggiungendo poi al suo Palmares i colori europei.
Atleta Eclettica e multidisciplinare Pauline ha vestito innumerevoli volte i colori nazionali e mondiali nelle diverse discipline da lei affrontare, dalla Strada, alla MTB fino All’XC. A volte anche contemporaneamente.
Per celebrare questo talento assoluto Prologo e BMC hanno sviluppato una grafica custom, ideata e prodotta dall’artista italiano “No Curves” da aggiungere al telaio e sella delle Fourstroke e Twostroke di Pauline .
Uno stile nuovo, aggressivo ma elegante per celebrare una personalità unica. Come ribadito da BMC, la grafica contiene in sé cinque curiosità:
La sella è Dimension NDR con binari Nack Carbon. È una sella corta ed ergonomica / unisex che misura 245x143mm e pesa solo 159gr. Il canale di scarico PAS (Perineal Area System) ha lo scopo di alleviare i picchi di pressione e l'intorpidimento durante la guida.
Pauline ha voluto questo modello proprio per la sua versatilità: le piace rimanere stabile quando pedala in salita ma allo stesso tempo la Dimension NDR offre la libertà di muoversi liberamente durante le discese sempre più tecniche delle gare di Cross Country.
Di una cosa siamo certi: dato il carattere e il talento di Pauline probabilmente vedremo ancora delle edizioni speciali a suo nome.
Tadej Pogacar, una doppietta storica.
Ormai se si dice “Tour de France” si dice “Tadej Pogacar” dato che il giovane Sloveno ha dominato la competizione negli ultimi due anni, accaparrandosi vittorie di tappe e maglie di ogni colore. La sua freschezza, umiltà e spensieratezza lo hanno portato a essere il favorito del pubblico, non è infatti da tutti vincere due Tour e emozionarsi davanti alle telecamere, parlando con trasparenza e cordialità.
Dopo il 2020 abbiamo chiesto al giovane campione di raccontarsi: dai suoi esordi nel ciclismo alle emozioni del vestire la maglia gialla, dalla cronoscalata a les Planche des Belles Filles fino alla passerella in mezzo agli Champs-Élysées con i suoi fantastici compagni di squadra.
È iniziato tutto in famiglia, quando un giovane Tadej ha voluto seguire le orme del fratello e iniziare e pedalare. Chi avrebbe mai detto che il ragazzino che correva con una bici in alluminio e cadeva perché non sapeva sganciare i pedali sarebbe diventato il re di Parigi?
Nel 2021 prima della partenza dalla Grand Boucle abbiamo Per celebrare questa impresa abbiamo voluto creare due edizione speciale apposta per lui.
La prima è la sella customizzata con la bandiera slovena e il suo logo, regalatagli dopo il traguardo degli Champs-Élysées da allora usata in tutte le sue gare e sessioni di allenamento. Il dettaglio giallo è il marchio indelebile di questa sua impresa. I simboli sono stati scelti direttamente da lui, per potersi sempre ricordare delle emozioni vissute. Sono stati venduti 10 pezzi in Limited Edition, accompagnati da un packaging d’eccezione e una cartolina firmata a mano dal campione stesso, e subito dopo la sua storica doppietta altri 10 pezzi.
Al mondo quindi ne esistono solo 20, più i pezzi che il giovane Sloveno usa ogni giorno in allenamento e gara.
La seconda è stata creata in occasione dell’edizione 2021 del Tour e venduta in 100 pezzi nei migliori negozi al mondo, come celebrazione dell’appuntamento più importante dell’anno che tanto ci ha fatto emozionare.
Entrambe le versioni sono un aggiornamento grafico della Scratch M5, la sella più amata dai professionisti della bici da strada e della mountainbike, grazie alla sua versatilità.
Sella corta (250x140mm) rappresenta il futuro dell’evoluzione dell’ergonomia, offrendo maggiore stabilità e riducendo i movimenti inefficienti del ciclista. La base e i rail in carbonio NACK (disponibili anche in acciaio a lega leggera) garantiscono la massima potenza ed efficacia di pedalata.
Il sistema Multi Sector System (MSS) sviluppato insieme al Politecnico di Milano divide la sella in cinque sezioni fra loro indipendenti, sia livello di schiuma che di densità, che permettono alla sella di adattarsi alle diverse conformazioni anatomiche e ai movimenti dell’atleta, rendendo la Scratch M5 una scelta unisex.
Disponibile sia nella versione chiusa che con il canale di scarico, per adattarsi al meglio a qualsiasi esigenza, nonché con una larghezza maggiorata di 146 mm e più imbottitura, per chi cerca maggior comfort.
La sella dei campioni sviluppata con i campioni.
Elisa Balsamo e Filippo Baroncini, sul gradino più alto del mondo.
"È il sogno di ogni ciclista indossare questa maglia, ho lavorato duramente per questo. Sapevo che non era facile, ma ce l'abbiamo fatta".
È con gli occhi lucidi e sognanti che Elisa, della Valcar - Travel and Service ci racconta come le sia capitato di sognare qualche volta di indossare i colori arcobaleno di una campionessa del mondo.
"È qualcosa di incredibile, l'ho sognato alcune notti, e ora è reale...."
La sella scelta per celebrare la campionessa del mondo è la Dimension NDR in carbonio Nack. E’ l’evoluzione stilistica e tecnica della Dimension 143, la sella più amata dai pro’, uomini e donne. La Dimension NDR è una sella leggermente più imbottita, 3 millimetri in più rispetto al modello precedente. Pensata per chi ama sentire un maggior sostegno ed una migliore ammortizzazione delle sconnessioni dell’asfalto.
Le grafiche sono state pensare per combinarsi con la bici edizione speciale che Cannondale le ha riservato in occasione della Parigi Roubaix femminile. Un pezzo unico bianco e arcobaleno pensato appositamente per la rider Piemontese. Un tributo e un saluto di Cannnondale e Prologo a una campionessa che dal 2022 inizierà una nuova avventura.
Stesso discorso anche per il campione del mondo U23 Filippo Baroncini, del Team Colpack Ballan, che ha saputo stupire tutti con un’ottima gara e una strategia ben pianificata. Anche lui ha chiuso la sua stagione 2021 con una Scratch M5 customizzata con il suo nome e i colori che ogni ciclista sogna di poter indossare.
Una stagione ricca di emozioni e vittorie, all’insegna di un ciclismo tornato alla normalità. Grazie a tutti per quanto abbiamo vissuto insieme, è stato un onore.
Pronti per il 2022.
]]>Manuel Fumic, dopo una meravigliosa carriera durata 23 anni ha infine deciso di ritirarsi dal Cannondale Factory Racing Team e dalla scena competitiva della Mountain Bike Cross Country.
"È stata una corsa meravigliosa per me. In 23 anni di gare in 4 continenti, ho visto così tanti cambiamenti nello sport e in me stesso. È passato molto tempo da quando sono stato in grado di divertirmi così tanto come ho fatto ultimamente. Non vedo l'ora di passare più tempo in famiglia con mia moglie e i miei figli, portando la bici fuori nei fine settimana e non solo in allenamento".
Cannondale factory Racing ha annunciato che Manuel Fumic si è ritirato. Manuel ha corso per Cannondale per moltissimi anni. Subito dopo l'annuncio ufficiale il ciclista tedesco ha comunicato la notizia sui suoi canali social. A causa di una mano rotta, conseguenza di una caduta durante la Coppa del Mondo in Val di Sole, ha dovuto anticipare il suo addio, perdendo il suo ultimo ballo con Henrique Avancini alla Cape Epic.
La squadra e gli allenatori di Manuel lo hanno aiutato a rimanere al top della forma, ma invecchiando ha scoperto che aveva bisogno di più tempo per recuperare. La sua ultima gara è stata il Campionato del Mondo a Innsbruck, Austria.
La reazione dal mondo della bicicletta.
Manuel Fumic è stato con il Cannondale Factory Racing Team fin dalla sua nascita nel 2002. Ha corso per la squadra fino a quest'anno quando si è ritirato, ma i suoi risultati saranno sempre ricordati. Manuel ha vinto due campionati del mondo sotto la bandiera Cannondale ed è stato un prezioso rappresentante commerciale per il marchio in tutto il mondo. Di sicuro che per Cannondale Factory Racing Team è stato difficile lasciarlo andare dopo tanti anni di successi.
La sua carriera
"Quando ho iniziato con la MTB non ho mai pensato che un giorno sarei diventato un professionista, mi stavo solo godendo il momento. Poi cominci ad andare sempre più lontano, spingendoti fino a quando senti che il fuoco brucia".
Ne ha fatta di strada, dalla scoperta della bellezza della MTB grazie a suo fratello, con il quale ha iniziato a pedalare a una carriera di oltre 20 anni, con diversi titoli nazionali e altri successi di alto livello.
Il suo rapporto con Avancini
Forse non esiste un duo più iconico di Fumic e Avancini, che insieme si sono battuti in centinaia di gare e hanno preso parte a uno degli eventi più duri dell'intero calendario Marathon: La Cape Epic.
La famigerata gara sudafricana ha visto i due campioni in P5, P4, P3 e P2, sempre con il sorriso e la voglia di condividere bei ricordi insieme.
Proprio l'esperienza e la condivisione sono ciò che ha motivato Manuel (Manu) in questi anni. Stare insieme ai suoi compagni di squadra, allenarsi e gareggiare rivivendo i bei momenti davanti a un caffè.
"Una foto che rappresenti chi è Manuel Fumic? Una foto di noi in un caffè, con le nostre biciclette una accanto all'altra. Si vede che abbiamo pedalato, ma alla fine della giornata siamo insieme a condividere bei momenti".
Grazie Manuel per i bei momenti che ci hai fatto vivere, un campione con il sorriso!
Vuoi scoprire di più sulla sella usata da Manuel? Guarda qui!