La scelta della sella corretta è fondamentale per godersi a pieno l’esperienza di pedalata, uno sbaglio può comportare problemi, dolore o perdita di performance. Per decidere che modello considerare è importante valutare diversi fattori e affidarsi a sistemi scientifici di fitting, in grado di determinare in maniera accurata le variabili che influenzano le caratteristiche da ricercare.Il sistema “Myown di Prologo” presente nei rivenditori autorizzati, permette in modo rapido e semplice di acquisire tutte le informazioni necessarie. Sono quattro gli elementi da considerare:
Come prima cosa, è necessario considerare il tipo di disciplina e il livello di esperienza. Nel primo caso cambia l’utilizzo che si farà della sella e quindi le caratteristiche che questa dovrà avere: dalla necessità di “guidare” la bici nell’offroad e cambiare spesso posizione, al dover mantenere la posizione più stabile possibile durante una crono. Oppure pensiamo alla sella per la bici da strada: deve essere leggera, in grado di offrire comfort e allo stesso tempo poter garantire una posizione aggressiva quando necessario.
Anche il livello del ciclista è molto importante, un approccio più orientato alla performance o al Touring comporterà l’utilizzo di materiali e tecnologie pensati maggiormente ad uno o all’altro.
Il second step è considerare la larghezza delle ossa ischiatiche, ovvero il nostro appoggio sulla sella. Una sella di larghezza non adatta può determinare pressione, sfregamenti o dolori, non garantendo un appoggio solido ed efficiente. Il sistema Myown di Prologo permette di conoscere velocemente e semplicemente questo valore attraverso una seduta in gel che evidenzia i punti di appoggio.
Terzo elemento è la flessibilità del bacino in termini di rotazione, grazie alla quale si determina la forma della sella: tonda, semitonda o piatta.
Una scarsa flessibilità richiede una sella di forma tonda, che supporta la naturale rotazione del bacino e previene fastidiosi problemi ed indolenzimenti dell’area lombare… al contrario un’alta flessibilità viene abbinata ad una sella piatta, dove l’utente già predispone della morfologia per raggiungere posizioni più aggressive senza problemi.
La flessibilità, come si vedrà nei video successivi, è utile anche per capire se scegliere potenzialmente una sella chiusa o aperta: infatti, una maggiore o minore rotazione, determina anche una maggiore o minore pressione dell’area perineale.
Infine, c’è il calcolo del BMI o indice di massa corporea. Il BMI è il rapporto fra il peso e il quadrato dell’altezza e se normalmente indica il grado di forma dell’atleta, questo è un riferimento importante che ci indica anche il valore di pressione che viene esercitato sulla sella stessa. Maggiore è il valore di BMI, maggiore sarà la pressione e quindi anche la probabilità di avere una sella più larga e/o più imbottita a favore di una migliore distribuzione del carico.
Come si è visto sono numerose le variabili di cui tener conto. Il software del sistema di fitting di Prologo sfrutta degli appositi algoritmi per combinare i vari risultati e determinare la sella ideale.
Scopri il sistema di Fitting Myown
Sella corta e sella lunga, quali differenze?
Prologo è stato uno dei pionieri a lanciare sul mercato la sella corta, per arrivare ad oggi ad avere gamme complete di queste selle ergonomiche, come la famiglia Dimension, Scratch o Proxim.
Dopo tanti anni di selle lunghe, l’introduzione della variante corta ha portato numerosi vantaggi e nessun effetto collaterale indipendentemente dalla disciplina: Bici da strada, MTB, triathlon e E-bike. Parlando di dimensioni, le selle ergonomiche di Prologo presentano una lunghezza di circa 25 cm, comparata ai precedenti 27-28 cm, mentre si allarga il posteriore, si passa infatti ad almeno 140m di larghezza contro i 134 delle vecchie versioni
Perché questi cambiamenti: un’asse più corto di seduta, insieme a una maggior larghezza, spinge il ciclista ad assumere costantemente una posizione più efficiente: riducendo picchi di pressione, intorpidimento e garantendo una maggiore superficie di appoggio per le ossa ischiatiche. Naturalmente il tutto deve essere accompagnato dalla giusta posizione sulla bici.
Il naso corto permette una pedalata in punta e una posizione aereodinamica più efficiente, eliminando i picchi di pressioni ed intorpidimenti dell’area perineale. Molte bici in gamma presentano oggi geometrie sempre più areo e aggressive, di conseguenza avere una sella che si adatti a queste forme è fondamentale.
Per questo motivo tantissimi professionisti che usano i prodotti Prologo hanno sposato la “rivoluzione ergonomica”. Così facendo si elimina anche un ostacolo alla presa bassa sul manubrio, diminuendo così l’attrito con l’aria.
Un dubbio che molti avevano nel momento in cui sono comparse le selle corte riguardava il “muoversi sulla sella”, si pensava infatti che meno superficie significasse meno liberà di movimento. In realtà la sella corta elimina solo i movimenti “inefficienti”, garantendo una pedalata più efficace e sicura, senza alcuna dispersione di potenza sui pedali. Inoltre, il sistema brevettato di Prologo “Multi-Sector-system” divide la sella in cinque isole indipendenti e con diversa densità, ognuna in grado di adattarsi al meglio alla posizione che si sta assumendo al momento.
In conclusione, le selle corte e le tecnologie applicate rendono la posizione più efficiente, sostenibile nel tempo e permettono di usare la superfice in tutta la sua estensione, sfruttando maggiormente le geometrie aereodinamiche senza però perdere di comfort.
Esempi di selle corte:
Scopri la nostra tecnologia Multi – Sector – system (MSS)
Il foro centrale o il canale di scarico ha la funzione di alleggerire la pressione sui tessuti molli presenti nella zona perineale, oltre che sul nervo pudendo che attraversa quelle zone.
Questo però non significa che una sella chiusa sia meno comoda o efficiente di una con canale di scarico, la scelta è influenzata da alcune variabili.
Nel valutare la scelta rispetto al canale di scarico, che Prologo chiama PAS (perineal area system), bisogna considerare in primis la propria morfologia e in seguito la geometria della bici, nonché lo stile di pedalata. Ad oggi si è soliti associare all’utilizzo di un canale di scarico un effetto solamente positivo sul proprio comfort, ma in realtà non sempre è così… andiamo quindi ad analizzare i pro ed i contri dell’avere una sella con canale o senza.
Il canale diventa molto utile per chi ha problemi dell’area perineale, con esperienze passate dolorose o di intorpidimento dei tessuti molli. Di per sé non ha alcune contro indicazioni, ma ricordiamo che la sua presenza va a ridurre drasticamente la superficie di appoggio della sella e quindi porta anche ad un aumento della pressione per il nostro appoggio ischiatico.
Al contrario, una sella chiusa garantisce una maggiore superficie e quindi migliore distribuzione delle pressioni.
Altro elemento da considerare è la geometria della bicicletta e lo stile di pedalata: un dislivello marcato fra sella e manubrio dovuta a una geometria aereodinamica o ad un’alta flessibilità pelvica (elemento misurato dal sistema di fitting Myown di Prologo) determinano maggiore pressione sul pavimento pelvico, rendendo utile l’uso del canale. Chi invece ha uno stile più Touring e rilassato eserciterà minore pressione sul perineo.
Il sesso è un altro fattore molto importante: l’arretramento delle zone genitali femminili rispetto a quelle maschili comporta una maggiore pressione, di conseguenza il PAS può giocare un ruolo importante.
Per offrire la possibilità di godere dei benefici del canale di scarico anche a chi sceglie una sella chiusa, Prologo ha creato sulle sue selle ergonomiche l’innovativo sistema Active base system, ossia una base forata ma rivestita in grado di scaricare la pressione e al contempo offrire i benefit del PAS. Questa modalità diventa utile soprattutto nel Gravel o nell’offroad, poiché permette di proteggere dal fango e l’acqua sollevati dalla ruota, nonché una maggiore ventilazione.
In conclusione, prima di scegliere una sella con canale o senza è necessario valutare alcuni elementi, come il proprio fisico, l’esperienza, la geometria della bici e lo stile di pedalata.
Scopri di più sul PAS system
l’anatomia maschile e femminile sono sicuramente differenti, ma questa diversità impatta sul modo di pedalare meno di quanto si sia portati a pensare. La tecnologia odierna, inoltre, permette di creare sistemi in grado di adattarsi all’anatomia e stile del ciclista.
Per molti anni gli studi e i prodotti sono stati indirizzati solamente verso un pubblico maschile, con l’apertura al mondo femminile sono nati poi prodotti specifici ed ora Prologo propone soluzioni unisex capaci di sposare le diverse conformazioni anatomiche.
la prima cosa che si pensa quando si parla di una sella da donna è la larghezza del bacino. In effetti l’anatomia femminile comporta un maggiore distanza fra le ossa ischiatiche in rapporto al volume del bacino, ma essendo quest’ultimo in media meno voluminoso rispetto a quello di un uomo, la larghezza assoluta rimane molto simile.
Ciò che differisce invece è la rotazione naturale dello stesso: quello femminile è più ruotato in avanti, inoltre generalmente le donne sono più elastiche degli uomini. Una rotazione più marcata può orientare verso la scelta di selle piatte o semitonde, già predisposte a sfruttare la naturale capacità di rotazione dell’atleta, così come verso l’uso del canale di scarico: una posizione più ruotata significa infatti più pressione sull’area perineale.
La differenza più marcata fa riferimento ai genitali: la diversa conformazione aumenta la probabilità delle donne di sperimentare pressione, intorpidimenti e dolore, le quali allora si possono orientare, in base al loro stile di pedalata, verso una sella aperta.
Le selle ergonomiche Prologo, più corte e più larghe, nascono per essere unisex. Chiuse o aperte, presentano forme e caratteristiche in grado di adattarsi alle diverse anatomie. Per chi ha un maggiore volume del bacino sono state sviluppate una sella specifiche, la Scratch M5 space e la Dimension Space, progettate per garantire più imbottitura e larghezza, evitando lo sfregamento delle ossa ischiatiche
La scelta della sella per uomo o donna è sicuramente condizionata da fattori anatomici, ma meno di quanto si è portati a pensare. Le differenze principale risiedono nella rotazione del bacino e nella conformazione dei genitali, elementi che, a parità di altri fattori, possono indirizzare le donne verso la scelta di una sella aperta. Per il resto non ci sono grosse differenze.
Le tecnologie e le forme Prologo, con il loro design ergonomico, sono la soluzione unisex ideale, presentando versioni sia con foro centrale che senza, in grado di adattarsi al ciclista. Rimane fondamentale il valutare fattori quali: stile di pedalata, geometria della bici e uso finale che si farà della sella, fattori che possono essere approfonditi con il sistema di fitting Myown.
Non tutti i ciclisti sono uguali, i professionisti che vediamo correre nelle competizioni internazionali hanno un peso e una composizione corporea che difficilmente si può trovare anche negli amatori, seguono infatti tabelle nutrizionali e di allenamenti definite da esperti e dottori che li portano ad avere un peso gara ben definito. Il loro BMI, ossia il rapporto fra l’altezza e il peso, è infatti costantemente monitorato e basato sulle loro esigenze. Ma come a fare a scegliere una sella in base a quello che è il proprio peso corporeo?
Il BMI chiamato anche “Body max Index” è il rapporto fra il peso e il quadrato dell’altezza dell’atleta. Generalmente è indicatore dello stato di forma, ma nella scelta del modello di sella ideale permette di prevedere il grado di pressione che verrà esercitata.
Conoscere infatti anche l’altezza oltre che il peso, è utile per capire la distribuzione delle forze. Un rider di 80kg e alto 1.70 distribuirà il carico in maniera diversa rispetto a un’atleta dello stesso peso ma con altezza differente.
In linea di massima, tanto più il BMI aumenta tanto più è utile avere una sella larga che permetta di distribuire in modo uniforme la pressione esercitata. Non bisogna pensare inoltre che più peso equivalga al dover avere più imbottitura: quest’ultima è un valore soggettivo che dipende dall’esperienza del ciclista e dai suoi gusti soggettivi.
Le selle ergonomiche sono in grado di adattarsi e rispondere ai diversi BMI, per chi invece cerca il massimo comfort e resistenza le versioni “space”, più larghe e imbottite, sono in grado di accontentare tutti.
Nello scegliere la sella ci sono vari fattori da considerare, esperienza, abitudini, stile di pedalata e utilizzo, il BMI è però sicuramente importante. Le diverse tecnologie e modelli offerti da Prologo permettono di trovare una soluzione per tutte le necessità, non solo per i professionisti, ma per chiunque voglia godersi la libertà della bicicletta.
Scopri la Dimension space e la Scratch M5 Space
Campione olimpico, due volte campione del mondo, vincitore della Liegi e del Lombardia. Questi sono alcuni dei tanti risultati di Bettini.
Da campione e professionista a ciclista per passione. L’amore per la bicicletta è lo stesso, ma lo stile di pedalata e la prestazione è cambiato. Scopriamo la sella che Paolo Bettini utilizza per godersi le sue uscite in bicicletta.
Ognuno di noi ha uno stile di pedalata, un determinato livello e caratteristiche fisiche ben definite, fattori fondamentali per scegliere la sella adatta
]]>Medaglia d’oro olimpica, due volte campione del mondo, vincitore della Liegi e del Lombardia. Questi sono alcuni dei tanti risultati di Bettini. Da campione e professionista a ciclista per passione. L’amore per la bicicletta è lo stesso, ma lo stile di pedalata e la prestazione è cambiato. Così come la sua scelta della sella.
Da pro rider Bettini ha percorso un milione di km, spingendo sui pedali e cercando in ogni momento la massima efficienza e potenza. Da lui abbiamo scoperto che, prima dell’introduzione delle selle corte, arrivava addirittura a segarne il naso per avere un assetto più competitivo (scopri di più facendo clic qui) Durante questa fase della sua vittoriosa carriera la ricerca della sella perfetta si orientava verso la leggerezza e rigidità dello scafo e dei rails in carbonio, verso la forma piatta per poter sposare una geometria e dislivello sella-manubrio aggressiva e verso la comodità utile a superare ore e ore seduto sulla bici. Il suo BMI era ben definito da nutrizionisti e medici dello sport, così come il suo piano di allenamento.
Durante quegli anni la sua scelta sarebbe ricaduta sulla Scratch M5 con il carrello in carbonio Nack, la stessa usata da Pogacar durante il suo vittorioso Tour de France, magari con l’innovativa tecnologia CPC. Oppure verso la Dimension 143 in carbonio, piuttosto che Zero C3 o la Nago Evo CPC. Tutte selle orientate alla performance e usate dai corridori delle oltre 25 squadre professionistiche sponsorizzate da Prologo.
Per questo motivi Bettini oggi sceglie la Dimension 143: un prodotto innovativo in termini di dimensioni, design e forma ergonomica, idoneo a tutte le discipline e perfetto sia per uomini che per donne. Dimension è sinonimo di comfort, prestazioni e leggerezza. La combinazione tra il naso corto (35mm in meno) e il sistema di scarico PAS elimina i picchi di pressione derivanti da posizioni aerodinamiche o di massima spinta, assicurando un regolare flusso sanguigno. Disponibile con i rails in Carbonio Nack, acciaio lega leggera (Tirox) o in Cromo (T4.0).
L’area di seduta più̀ ampia (larghezza 143mm) permette una distribuzione uniforme del peso corporeo. La sella Dimension è stata testata e sviluppata in collaborazione con i migliori team professionisti internazionali per garantire una sella adatta a tutti gli utenti.
Stessa persona, due momenti diversi della carriera, un solo brand.
Scopri la gamma Dimension
Quando si monta il nuovo modello, è importante tenere in considerazione tre fattori: altezza, inclinazione e arretramento. Tutte queste misure sono da prendere sulla vecchia sella, avendo così dei riferimenti da seguire nel montare quella nuova.
La prima misura è l'altezza: la distanza tra il movimento centrale e il centro ergonomico (dove la sella ha una larghezza di 7cm). Ciò influenza il movimento del ginocchio o ROM (Range Of Movement): Un ROM non ideale può determinare problemi articolari e altri fastidi. L'inclinazione influisce sulla postura, sulla pressione sulla zona perineale e sulla tensione lombare.
Ultimo ma non meno importante, l'arretramento della sella è molto importante per determinare la posizione più efficiente ed evitare problemi al ginocchio.
Cominciamo con l'altezza: quando si cambia la sella bisogna conservare la stessa impostazione di quella vecchia, con cui vi siete trovati bene e che vi ha permesso una pedalata efficiente. Per farlo è necessario misurare l’altezza che intercorre tra il movimento centrale e il centro anatomico. In questo modo è possibile avere un riferimento chiaro. Basta usare un semplice metro
Quando si parla di arretramento è importante essere consapevoli del fatto che questo valore sarà diverso tra una sella standard e una corta. Se è la vostra prima volta con una sella corta, per mantenere la stessa posizione sulla bici, è necessario prendere le misure considerando il centro anatomico e non la punta. In particolare, gli steps da seguire sono i seguenti:
-Creare una proiezione dell'asse verticale del movimento centrale. È possibile simularla con un bastone o un filo per avere un riferimento più concreto.
-Da questa proiezione calcolare la distanza dal centro anatomico. Questa sarà la misura da mantenere indipendentemente dalla lunghezza della sella. Così facendo potremmo mantenere sempre la stessa posizione in bici.
Infine, impostiamo l'inclinazione, usando una semplice bolla o livella. Attenzione alla forma della sella quando si posiziona la bolla: se ha una forma tonda o semitonda sarà necessario posizionare l’estremità dello strumento nella parte più larga della sella e non nell’estremità posteriore, in modo tale da non avere un risultato falsato dalle curvature.
Non esiste una regola specifica per quanto riguarda l'inclinazione: ogni ciclista ha bisogno di trovare il suo setting ideale considerando la sua disciplina, le caratteristiche del suo corpo e la geometria della bici. Per trovare questo valore è sempre meglio farsi consigliare da uno specialista.
Una volta prese tutte queste misure, non ti resta che montare la tua sella nuova di zecca e godertela.