Avvicinatasi al ciclismo grazie ai genitori, entrambi ciclisti, Pauline inizia a pedalare con la bici da corsa a cinque anni, avvicinandosi successivamente al Cross Country. Ancora oggi è felice per la possibilità di condividere la passione per il ciclismo con i suoi famigliari.
Sin da giovanissima la Prevot ha mostrato il suo talento, battendo nelle competizioni giovanili atleti più grandi di lei, firmando poi a 18 anni con il team Rabobank, iniziando così la sua carriera professionistica all’insegna della versatilità.
È raro vedere infatti atleti che si dedicano con impegno e risultati a più discipline contemporaneamente: in un mondo sempre più specializzato solo talenti assoluti come Pidcock, Van Der Poel e appunto la Prevot riescono a perseguire le loro passioni e obiettivi in contesti diversi.
Ma cosa ha spinto Pauline al cross country nonostante una carriera iniziata all’insegna della strada? A suo dire principalmente tre fattori: L’impegno fisico e mentale, la tecnicità e il clima che si respira nell’ambiente XC, fatto di rispetto e considerazione. Gli avversari non vengono visti infatti come nemici da battere, ma come atleti da superare migliorando sé stessi alzando sempre di più l’asticella.
La sua tripla vittoria ai campionati del mondo di XC, CX e strada nel 2014 ha permesso di dimostrare a sé stessa e agli altri come il non voler scegliere a tutti i costi una disciplina piuttosto che un’altra la abbia ripagata degli sforzi e della volontà di essere flessibile. Ancora oggi il festeggiare questo risultato con tutta la famiglia è il ricordo più bello della sua carriera.
Il focalizzarsi su un’unica disciplina sarebbe troppo riduttivo per Pauline “Ho bisogno di essere libera, di potermi esprimere e fare quello che mi piace. Solo così sono motivata a impegnarmi e migliorare”
Proprio la motivazione può essere difficile da trovare quando si ha ormai vinto tutto. I principali traguardi sono stati raggiunti, togliendo un po’ di quella “fame” che spinge gli atleti più giovani. La strategia usata dalla Prevot è allora quella di scegliere un obiettivo per lei significativo e perseguirlo ogni giorno godendosi la vita dell’atleta e il percorso che ne deriva.
Per celebrare la campionessa BMC e Prologo hanno sviluppato una bici – sella con grafiche speciali disegnate dall'artista italiano No Curves, il cui stile è immediatamente riconoscibile. Le strisce iridiate UCI e la particolare trama accompagnano il simbolo di una Pantera: Un predatore indomito e inarrestabile durante la caccia, il simbolo che Pauline ha scelto personalmente per rappresentare se stessa e il suo stile in gara.
La sella è Dimension NDR con binari Nack Carbon e design unico montata sulla BMC Fourstroke di prim'ordine che la campionessa userà d'ora in poi. È una sella corta ed ergonomica / unisex che misura 245x143mm e pesa solo 159gr. Il canale di scarico PAS (perineal area system) ha lo scopo di alleviare i picchi di pressione e l'intorpidimento durante la guida.
Pauline ha voluto questo modello proprio per la sua versatilità: le piace rimanere stabile quando pedala in salita ma allo stesso tempo la Dimension NDR offre la libertà di muoversi liberamente durante le discese sempre più tecniche delle gare di Cross Country.
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